ROMA – Il giornalista Oliviero Beha è morto stasera a Roma. Aveva 68 anni. A darne notizia è stata la figlia Germana, spiegando che “è stato un male molto veloce. Papà se n’è andato abbracciato da tutta la sua grande famiglia allargata di parenti e amici”.
Nato a Firenze il 14 gennaio 1949, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 2 febbraio 1978. Laureato in lettere e filosofia, aveva debuttato nella professione giornalistica nel 1973, collaborando con i quotidiani Tuttosport e Paese Sera. Nel 1976 era passato a la Repubblica per occuparsi di sport e società, nel ruolo di inviato, fino al 1985.
Il passato dalla carta stampata alla televisione nel 1987 per condurre, con Andrea Barbato, la trasmissione culturale “Va’ pensiero”. Uno dei suoi maggiori successi è stato il programma radiofonico “Radio Zorro” su Radiouno, di cui firmerà anche una versione televisiva, “Video Zorro” su Rai 3.
Tra il 1989 e il 1990 la Gazzetta dello Spot su Rai3, tra il 1996 e il 1997 Beha è ancora in Rai con “Attenti a quei tre”, programma del palinsesto notturno. In seguito, torna a dedicarsi alla radio, prima con “Radioacolori”, poi con “Beha a colori”, trasmissione radiofonica che viene soppressa nel settembre 2004. Nel 2010 Brontolo, settimanale in onda su Rai3 dedicato all’approfondimento politico e sociale.
Autore di testi teatrali rappresentati, in stagione e festival, di numerosi saggi e di raccolte di poesie, che hanno vinto diversi premi: con All’ultimo stadio il Selezione Bancarella, con Anni di cuoio il Chianciano, con Inverso il Selezione Viareggio e il Biella, con Ripercussioni il Capua-Mediterraneo, con Meteko nel 2011 il premio internazionale a l’Aquila “Laudomia Bonanni”.
Tra il 2005 e il 2008 ha collaborato con l’Unità e dal 2009 è stato editorialista per il Fatto Quotidiano, del quale è stato cofondatore. Lascia la moglie Rosalia, i figli Saveria, Germana e Manfredi e il nipotino Michele.
I funerali saranno celebrati lunedì 15 maggio, alle ore 11, nella Chiesa Sant’Angeli Custodi, in Piazza Sempione del quartiere Montesacro, a Roma.(giornalistitalia.it)
Morto a Roma dopo una breve malattia, aveva 68 anni. Una vita senza peli sulla lingua