TARANTO – È scomparso Nicola Rana, personalità poco nota al grande pubblico, ma che per 25 anni fu a capo della segreteria particolare di Aldo Moro, fino al fatale marzo/maggio 1978.
Avvocato, assistente di Moro nella Facoltà di Scienze Politiche a Roma, giornalista pubblicista, fu in seguito magistrato della Corte dei Conti (di nomina governativa, nominato dal governo Ciampi) e suo presidente onorario, e presidente per undici anni dell’Agenzia Giornalistica Italia (Agi), di proprietà dell’Eni, chiamatovi nel 1978 dall’allora presidente Pietro Sette e silurato, nell’agosto 1989, dal presidente dell’Eni Franco Reviglio, dopo un duro scontro per le continue interferenze di Reviglio sulla conduzione aziendale dell’Agi.
Fu anche, nei primi anni ’80, consigliere d’amministrazione dell’Edisud, società privata che aveva rilevato nel 1978 la gestione della Gazzetta del Mezzogiorno dal Banco di Napoli, che era rimasto proprietario della testata (poi ceduta anch’essa negli anni ’90).
Uomo riservato ed integerrimo, uno dei pochi “amici di Moro” che si rivelarono amici davvero e che non tradirono lo statista democristiano nei giorni convulsi e tragici che andarono dalla strage di via Fani all’assassinio del presidente Dc, ha sempre mantenuto uno stretto riserbo sui suoi lunghi anni di collaborazione con Moro.
Fu lui a ricevere svariate telefonate dei rapitori di Moro, nonché le prime e l’ultima lettera di Moro dal “carcere del popolo” in cui era stato rinchiuso dai terroristi.
Nelle elezioni politiche anticipate del 1979 fu candidato al Senato per la Democrazia cristiana nel collegio di Taranto, sfiorando l’elezione ed ottenendo comunque il miglior risultato di sempre per la Dc in quel proibitivo collegio.
I funerali si terranno in forma privata domani a Taranto. (giornalistitalia.it)
Giuseppe Mazzarino