NAPOLI – Giornalismo italiano in lutto per la scomparsa di Mimmo Ferrara, per dieci anni presidente della Casagit, la Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani. Un lungo impegno, il suo, durato ben 24 anni al servizio della Casagit: due mandati da sindaco effettivo (dal 1977 al 1985), quattro da consigliere d’amministrazione (dal 1985 al 2001), dei quali quasi tre da presidente (da dicembre 1991 subentrando a Orlando Scarlata al 2001). Inoltre, da gennaio 1988 a gennaio 1992 è stato fiduciario per la Campania. Il suo impegno a favore degli istituti di categoria dei giornalisti non si è, comunque, limitato solo alla Casagit: è stato anche consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Campania, consigliere d’amministrazione dell’Inpgi e, lasciata la carica di presidente della Casagit, coordinatore degli enti.
Nato a Napoli il 2 ottobre 1941, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Campania dal 1° luglio 1965. Il debutto nel giornalismo l’aveva fatto al Corriere di Napoli per poi passare, nel 1976, al quotidiano Il Mattino dove, per circa 40 anni, ha ricoperto gli incarichi di caposervizio agli esteri, allo sport, al politico, capo redattore responsabile del settore Grande Napoli e responsabile della segreteria della redazione di Roma. Inoltre, ha diretto i settimanali sportivi dell’Edime, Sport Sud e Lo Sport del Mezzogiorno, e collaborato alla Tgr Rai della Campania per la rubrica Derby. Commendatore della Repubblica, dal 1990 al 1992 è stato anche capo redattore centrale del quotidiano Roma.
Mimmo Ferrara lascia la moglie Paola, i figli Mauro, Giovanna, Bianca, Fiorella e Paolo con Benedetta, Mario e Alessandra e i piccoli Domenico, Maria Paola e Maria Francesca. I funerali avranno luogo domani, domenica 16 ottobre, alle ore 13.30, nella Chiesa parrocchiale del Crocefisso e di Santa Rita, in via Scipione Rovito 25, a Napoli. (giornalistitalia.it)
Morto a Napoli a 75 anni. Per 24 anni all’istituto di assistenza di cui 10 alla presidenza
Maestro di vita, grande professionista e amante della sua Napoli, mi ha accolto come un pulcino facendomi crescere sotto le sue ali protettive. Un giorno mi chiese del perché non avessi intrapreso la vita politica negli organismi di categoria. Risposi che da pubblicista bisognava parlare con Mimmo Castellano. Detto fatto. Mi accompagnò da Castellano e lo invitò a tenermi in considerazione per una new entry nel suo gruppo. In Casagit era il Presidente, sempre attento a risolvere le problematiche dei colleghi anche a costo di imporsi con giusta ragione. Una persona fondamentalmente buona con un cuore grande. Mimmo resterai sempre nei miei pensieri e di chi ti ha voluto bene.
Ancora un collega col quale ho compiuto lunghi tratti di strada insieme ci ha lasciati. Il convoglio si svuota sempre più, lampeggia ormai con più frequenza il segnale di fine corsa. Il viaggio, se non altro, è stato interessante.