NAPOLI – Lutto nel giornalismo napoletano, è scomparso all’età di 81 anni Mario Caruso, storica firma deI Mattino, dove ha portato il contributo delle sue capacità in diverse aree creative della redazione: grande mestiere, eccellente preparazione, apertura alle novità, aveva scritto di sport, di cronaca, e aveva manifestato attitudini di assoluto riferimento sia nella scrittura che nella organizzazione del lavoro redazionale, della cosiddetta “cucina” del giornale nelle sue diverse componenti fino ad «inventare» la pagina dedicata alla Medicina, all’epoca della direzione (negli anni ’80) di Franco Angrisani.
Per questo e per tutte le altre sue numerose competenze si era conquistato e meritato la stima dei più qualificati ambienti scientifici, sia per la precisione che per il rigore con cui seguiva e dava conto dei “fatti” della medicina, dei suoi progressi, delle scoperte, sempre e comunque al servizio dei lettori.
Una esemplare funzione di servizio la sua, che gli era valsa la stima del mondo medico e numerosi riconoscimenti. Mario Caruso era della generazione dei grandi giornalisti del giornale, a partire da Gino Palumbo, e fu tra i principali collaboratori di Enrico e Cesare Marcucci, oltre che di Giacomo Lombardi, storico redattore capo centrale de Il Mattino, suo grande amico dai tempi dell’Angiporto Galleria, prima dell’approdo alla nuova, attuale sede di via Chiatamone.
Mario lascia due figli, Eduardo e Riccardo, sui quali in tanti anni ha profuso attenzioni, dedizione ed affetto. I funerali si sono svolti ieri nella chiesa dei Salesiani, in via Scarlatti. (Il Mattino)
Della generazione dei grandi giornalisti del quotidiano napoletano aveva 81 anni