ROMA – Lutto nel mondo del giornalismo sportivo. E’ morto, stanotte, Oscar Orefici, 68 anni, uno dei cronisti più popolari della televisione italiana che, per tanti anni, ha legato il suo volto e la sua voce alle gare automobilistiche di Formula 1.
Nato a Roma il 13 luglio 1946, giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 22 giugno 1989, dopo aver lavorato nella carta stampata, nel 2003 era passato alla neonata Sky Italia.
Commentatore di Sky Sport, ha dedicato la sua vita ai motori, un settore che lo ha reso protagonista non solo per la competenza e la professionalità con le quali ne raccontava le gesta, ma soprattutto per la viscerale passione che lo ha sempre legato a questo sport.
Per Sky Sport ha anche realizzato numerosi documentari a tema motoristico; nel 2009 è stato il responsabile editoriale per la Formula 1, di cui Sky deteneva i diritti. Nel 1978 ha scritto il documentario Formula 1: la febbre della velocità e nel 1980 ha diretto Pole Position: i guerrieri della Formula 1. Autore di interessanti volumi, ha scritto, tra l’altro, “Ferrari, romanzo di una vita” e “Enzo Ferrari, l’ingegnere rampante” e “Storia della Formula 1”.
Poco più di un anno fa, il 5 agosto 2013, a causa di una delusione d’amore per una storia finita, Oscar Orefici aveva tentato il suicidio dal viadotto di Pietrasecca, sulla A 24, la Strada dei Parchi in direzione L’Aquila. A salvarlo, facendolo desistere in extremis dal disperato gesto, erano stati gli agenti della Polizia Stradale che, avvertiti da un automobilista che aveva notato la sua auto parcheggiata nella corsia d’emergenza, erano prontamente intervenuti quando aveva già scavalcato la recinzione ed, in bilico, meditava il salto nel vuoto da un’altezza di circa cento metri.
I funerali di Oscar Orefici si terranno domani, lunedì 27 ottobre, alle ore 11.30, nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.
E’ morto stanotte, all’età di 68 anni, il celebre commentatore di motori su Sky Sport