Giornalista, scrittore, politico, è morto dopo una breve malattia a 79 anni

Addio a Gigi Melega, tra i padri de La Repubblica

Gianluigi  Melega

Gianluigi Melega

VENEZIA – Si è spento ieri notte all’ospedale di Venezia, dopo una breve malattia, Gianluigi “Gigi” Melega, giornalista, scrittore, politico, librettista d’opera, tra i padri fondatori del quotidiano “La Repubblica”.
Era nato a Milano nel 1935 e, in vista del suo ottantesimo compleanno, il prossimo mesi di gennaio, l’editore Marsilio si preparava a festeggiarlo pubblicando per intero il suo “Tempo lungo”, un romanzo “memoriale” di oltre mille pagine, scritto intorno ai vent’anni e pubblicato, sinora, solo in parte.
Gianluigi Melega aveva debuttato al Giorno negli anni Cinquanta, prima di passare a “L’Europeo” (che diresse nel ‘76-77), ma la sua carriera giornalistica si svolse principalmente a “L’Espresso” e “la Repubblica”, che lo vide tra i giornalisti fin dall’ideazione del quotidiano diretto da Scalfari.
Militante radicale, Melega è stato parlamentare tra il 1979 e il 1986, in prima linea nelle battaglie per i diritti civili.
Di recente aveva pubblicato con l’editore Gaffi di Roma un romanzo di sapore borgesiano, “Viceversa”, accolto molto bene dalla critica per la ricchezza del tessuto narrativo e per la storia che muoveva da un tentativo di biblioteca universale.
Con il musicista Luca Mosca, inoltre, Melega, da librettista, aveva firmato diverse opere.

Un commento

  1. Ci siamo sentiti al telefono lunedì, era felice perché aveva ricevuto le bozze del suo monumentale romanzo che uscirà entro l’anno in coedizione Marsilio-Gaffi. Una magra consolazione alla sua scomparsa. Ciao Gigi.

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