VARESE – “Varese da oggi è un po’ più povera. Se n’è andato nella notte, all’ospedale di Circolo dove era ricoverato da qualche tempo, Gaspare Morgione. Giornalista, vignettista e vero varesino a dispetto delle origini abruzzesi (era nato a Lanciano) aveva 85 anni e da oltre 53 era iscritto all’Ordine dei giornalisti”. Il quotidiano La Prealpina celebra, così, uno dei suoi figli migliori, già condirettore e vignettista principe del giornale varesino.
Nato a Lanciano il 13 marzo 1930, era iscritto nell’elenco professionisti dell’Odg della Lombardia dal 1° maggio 1962. La carriera l’aveva cominciata a Roma, lavorando nel settimanale “Il Travaso”, quindi, ancora giovanissimo, si era trasferito a Varese. A La Prealpina, ricorda il suo giornale, ha vissuto praticamente l’intera carriera professionale scalando la gerarchia redazionale, da cronista a caposervizio, caporedattore e condirettore.
“Da oltre cinquant’anni – scrive La Prealpina – oltre che giornalista, era vignettista, l’attività per la quale ha raggiunto la fama a livello nazionale e che ha continuato a coltivare fino agli ultimi giorni. Ha pubblicato vari libri, di satira scritta e disegnata, testi radiofonici, fiabe, racconti e sceneggiature per fumetti, ha collaborato con numerosissimi quotidiani e periodici. Ha vinto premi in rassegne di umorismo in Italia e all’estero. Celebre, fra le sue vignette, quella in cui immaginò a modo suo lo sbarco dell’uomo sulla luna del 20 luglio 1969, pubblicata in prima pagina dalla Prealpina: mentre scende dalla navicella, l’astronauta si trova faccia a faccia con l’extraterrestre che, candidamente, lo apostrofa con “terùn”, termine all’epoca non ancora sdoganato da Umberto Bossi e i suoi eredi padani”. Negli ultimi anni pubblicava le sue vignette satiriche e di commento politico e di costume sul giornale Varesenews, dopo avere collaborato a numerose testate nazionali tra cui Il Tempo e Avvenire.