MILANO – E’ scomparso a Milano, all’Ospedale Ninguarda, dove da tempo era ricoverato, Franco Bomprezzi. A stroncarlo, a 62 anni, è stata un’embolia polmonare. Se n’è andato il “giornalista a rotelle”, come amava definirsi, da sempre un punto di riferimento per i diritti dei disabili, lui che, affetto da osteogenesi imperfetta, fu costretto a condurre un’esistenza, appunto, su una sedie a rotelle.
Dopo essere stato caposervizio a “Il Mattino di Padova” e collaboratore per anni de “Il Resto del Carlino”, Bomprezzi aveva ricoperto il ruolo di caporedattore alla Rai a Milano, città che lo aveva accolto – era nato a Firenze – e che nel 2005 gli conferisce il più prestigioso riconoscimento comunale, l’“Ambrogino d’oro”. Nel 2007, invece, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo nominò cavaliere.
“Ci lascia un grande amico una persona cara con la quale ho condiviso molto. Il suo essere in prima linea in molte battaglie, unita alla sua forza di non arrendersi mai e alla voglia di vivere, facevano di lui un grande uomo, esempio per tutti noi. Le parole non bastano per ricordare quanto ha insegnato, a tutti. Sentiamo immensamente la sua mancanza”, lo ha ricordato Edoardo Patriarca, presidente dell’Istituto italiano della donazione (Iid).
Bomprezzi ha ricoperto, tra l’altro, i ruoli di portavoce della Ledha – Lega per i diritti delle persone con disabilità e di responsabile della comunicazione sociale per il Comitato Telethon fondazione onlus.
Dal Mattino di Padova e Carlino alla Rai, è morto a 62 anni per un’embolia polmonare