PIACENZA – Giornalismo piacentino in lutto per la scomparsa di Ernesto Leone, storica colonna del quotidiano “Libertà”. Da tempo malato, aveva 90 anni.
Nato a Milano il 22 luglio 1929, era giornalista professionista iscritto all’Ordine dell’Emilia Romagna dal 1 novembre 1954. Al quotidiano di Piacenza ha scalato tutti i gradini: da cronista a direttore, incarico che ricoprì dall’agosto ’94 al dicembre ’96. La sua carriera ebbe inizio negli Cinquanta quando, dopo la maturità, rispose alla chiamata dei cugini Ernesto e Marcello Prati, impegnati con pochissime forze e tanto entusiasmo a rilanciare lo storico quotidiano della città facendolo risorgere dalle macerie dei bombardamenti che avevano distrutto la redazione e la tipografia.
Nel 1983, in occasione del centenario della fondazione di Libertà, venne nominato caporedattore, incarico ricoperto fino alla scomparsa del cugino Ernesto, avvenuta nell’agosto 1994. Da allora assunse la direzione del giornale fino al dicembre 1996, per andare in pensione dal 1 gennaio 1997.
«Lo contraddistingueva – ricorda Libertà – una professionalità rigorosa, che nei decenni in via Benedettine è stata punto di riferimento, e anche “scuola di mestiere”, per molti più giovani giornalisti». I colleghi ricordano, infatti, che «Leone, chiamato confidenzialmente Nino da tutti gli amici, si dedicava all’informazione di Piacenza come a una missione speciale, ogni giorno con lo scrupolo della completezza e della precisione. Dalla posizione di capocronista, e poi di caporedattore prima di diventare direttore, era un osservatore partecipe, e se necessario critico, della vita della nostra provincia. Sempre con l’orgoglio di interpretare il ruolo civico e l’autonomia di Libertà». (giornalistitalia.it)
Con i cugini Prati fece risorgere il giornale dalle macerie dei bombardamenti