CASTELNUOVO SCRIVIA (Alessandria) – Addio a Elda Lanza, il primo volto del piccolo schermo in bianco e nero, “scoperta” dal direttore Sergio Pugliese nel 1952, quando ancora la televisione italiana non c’era. Se Fulvia Colombo fu la prima annunciatrice dei programmi della Rai, Elda fu la prima presentatrice: “il termine l’hanno inventato per me”, confessò in un’intervista. E dopo vent’anni di lavoro in Rai, ebbe una seconda vita come giornalista ed esperta di comunicazione, ed infine una terza come scrittrice di fortunati romanzi, come il giallo “Niente lacrime per la signorina Olga”. Nel 2013 era stata nominata commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Elda Lanza è morta oggi a Castelnuovo Scrivia (Alessandria), all’età di 95 anni. Era nata a Milano il 5 ottobre 1924. A dare la notizia della scomparsa è stato lo scrittore e giornalista Mariano Sabatini: “Con grandissimo dolore, devo annunciare che la cara amica Elda Lanza non è più con noi. Dopo una brevissima malattia, si è spenta con accanto il figlio Max e il marito Vitaliano Damioli”.
Studia alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Torino con il filosofo Nicola Abbagnano e all’Università Cattolica di Milano. “Incuriosita, forse più che interessata, andai a Parigi e studiai
sociologia alla Sorbona, due anni ma in modo irregolare”, ha raccontato Elda. Ed ebbe come docente il filosofo Jean Paul Sartre.
Scelta in Rai dopo 14 provini, Elda Lanza dall’8 settembre 1952 al 3 gennaio 1954 presentò moltissime trasmissioni della tv sperimentale. E con la nascita ufficiale della tv, il 3 gennaio 1954, condusse la rubrica settimanale “Vetrine”, che si occupava di varietà, dalle ricette, ai lavori a maglia, alla moda. Fu Elda a condurre con Febo Conti la prima puntata di “Un, due, tre”, spettacolo che sarà poi di Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello.
La trasmissione “Vetrine” durò fino al 1957, l’anno della nascita di suo figlio. Nel 1958 condusse il programma di libri per ragazzi “Avventure in libreria”, che andò in onda fino al 1965. Nel 1966
iniziò a condurre un programma per la fascia meridiana destino alle telespettatrici più giovani. Il programma cambiava titolo ogni giorno: “Per te Elisabetta”, “Per te Giovanna”, “Per te Chiara”… i nomi cambiavano secondo il santo (o la santa) che cadeva il giorno della trasmissione.
Nel 1971 Elda Lanza, dopo vent’anni ed oltre mille trasmissioni, si ritirò dalla televisione per dedicarsi ad un nuovo esperimento all’avanguardia per quel periodo: la comunicazione. Aprì un’agenzia di comunicazione d’impresa, pubblicità, giornalismo, grafica, architettura e arredamento. E cominciò anche a scrivere come giornalista di costume e galateo per il “Corriere della Sera”, “Il Giorno” e “La Notte”.
È stata, infine, scrittrice, autrice di romanzi e saggi. Fra i libri pubblicati “La tavola” (De Agostini, 1994), “I riti della comunicazione” (Sperling & Kupfer, 1992), “Ho una pazza voglia di amare” (Sperling & Kupfer, 1992), “Una donna imperfetta” (Mondadori, 1993), “Signori si diventa” (Mondadori, 1995), “Una stagione incerta” (Marsilio, 2006, opera con la quale ha vinto il premio letterario Antonio Sebastiani detto il Minturno), “L’altra faccia della luna” (Lula.com, 2008).
Nel 2012 debuttò come giallista con il romanzo “Niente lacrime per la signorina Olga” che Lanza portò all’editore Salani su suggerimento dell’amico Mariano Sabatini. Ha poi pubblicato altri romanzi gialli, ironici ed eleganti, da Salani con protagonista l’avvocato napoletano Max Gilardi: “Il matto affogato” e “Il venditore di cappelli”, “La cliente sconosciuta”, “La bambina che non sapeva piangere”, “Uno stupido errore”, “La bestia nera”, “Il funerale di donna Evelina” e “Rosso sangue”, che hanno già raggiunto decine di migliaia di lettori grazie a un passaparola travolgente e hanno inaugurato un nuovo modo di interpretare il romanzo giallo attraverso personaggi indimenticabili e pagine ricche di colore e di atmosfera.
Dopo un’assenza di oltre 40 anni, Elda Lanza era tornata di recente in tv: nel 2011 Michele Mirabella la chiamò ospite a “Apprescindere” su Rai 3. Nel 2012 su La7 fece lezioni di stile ai “Menù di Benedetta” accanto a Benedetta Parodi. Nel 2017-2018 è stata tra i tutor di “Detto fatto” con Caterina Balivo su Rai 2, come esperta di galateo e storia del costume. (adnkronos)