FIRENZE – Il giornalista e scrittore Claudio Carabba, tra i maestri della critica cinematografica italiana, è morto la notte scorsa nella sua casa di Firenze all’età di 77 anni.
L’annuncio della scomparsa è stato dato da Marco Luceri, coordinatore del gruppo toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Nato a Siena il 13 luglio 1943, Carabba ha lavorato per diverse testate, tra cui La Nazione e Paese Sera, diventando giornalista professionista nel 1970. Passato al settimanale L’Europeo è stato inviato speciale e caporedattore di cultura e spettacoli.
Ha tenuto una rubrica di critica cinematografica sul settimanale Sette del Corriere della Sera e ha collaborato dalla nascita con il Corriere fiorentino. È stato selezionatore della Mostra del Cinema di Venezia negli anni ’90 quando era direttore Gillo Pontecorvo.
Agli inizi della carriera Claudio Carabba ha pubblicato alcuni volumi sui rapporti tra il fascismo, il cinema e i fumetti, tra cui “Il fascismo a fumetti” (Guaraldi, 1973); “Il cinema del ventennio nero” (Vallecchi, 1974). Tra i suoi libri anche “Sogni proibiti, il cinema comico americano” (Vallecchi, 1978) e “Corrierino, Corrierona: la politica illustrata del Corriere della Sera” (Dalai editore, 1998), dedicato alla storia di due ruggenti settimanali, La Domenica del Corriere e il Corriere dei Piccoli. Per Einaudi nel 2004 ha curato un’antologia degli scritti giovanili di Federico Fellini “Racconti umoristici: Marc’Aurelio 1939-1942”. Studioso dello scrittore senese Federigo Tozzi, aveva pubblicato una monografia da La Nuova Italia nel 1974.
«Apprendiamo con immenso dolore la scomparsa di Claudio Carabba – ha dichiarato Marco Luceri, coordinatore del gruppo toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Con Carabba se ne va un maestro assoluto del giornalismo e della critica cinematografica italiana, un professionista coraggioso e anticonformista, che ha saputo valorizzare il cinema in ogni sua forma e contaminazione, contribuendo in maniera fondamentale allo studio, alla ricerca, al sostegno di numerosi autori, nonché un uomo di straordinaria umanità e intelligenza».
Aggiunge Luceri: «Negli ultimi anni Carabba ha fatto tantissimo per la promozione culturale del cinema a Firenze e in Toscana: il suo ruolo è stato fondamentale in tutte edizioni del Premio Fiesole Maestri del Cinema degli ultimi vent’anni, nell’organizzazione degli incontri “La memoria del cinema” al Teatro del Cestello con maestri quali Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Carlo Lizzani e Pupi Avati, nell’ideazione della rassegna annuale “Scelti dalla Critica” allo Spazio Alfieri (con cui ha collaborato alla programmazione sin dalla sua riapertura) e del festival “Cinema di mare” a Castiglion della Pescaia, nonché in tutti i più importanti eventi cinematografici che si sono tenuti in città. Con la sua scomparsa Carabba lascia un vuoto immenso e incolmabile». (adnkronos)