BELFORTE MONFERRATO (Alessandria) – Lutto al quotidiano Il Secolo XIX e all’emittente Telecity per la scomparsa del giornalista Bruno Mattana, per oltre 50 anni, storico corrispondente da Ovada. È stato lui, il 18 novembre 1956, ad incoronare Claudio Villa “Re della canzone italiana” che, da allora, fu per tutti “il Reuccio”.
Bruno Mattana è morto ieri pomeriggio, all’età di 85 anni, nella sua casa al numero 8 di via Chiarli, a Belforte Monferrato, a causa di una malattia che l’aveva colpito nei mesi scorsi costringendolo, più volte, in ospedale.
Nato a Genova il 1° giugno 1932, era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine del Piemonte dal 22 aprile 1966. La Stampa lo ricorda come «un cronista vecchia scuola, che ha conosciuto ogni stagione del giornalismo, dai pezzi dettati al telefono alla redazione di sera tardi fino al web. Pungente, con “il fiuto”, Mattana. Ironico e autoironico. Che conosceva tutti e tutti conoscevano: Bruno era imbattibile quando si trattava di cronaca nera. Perderlo, per Ovada, è perdere un pezzo di sé. In parallelo al lavoro di giornalista, fu a lungo anche una delle colonne del centro professionale Oratorio Votivo (oggi Casa di carità)».
Mattana mosse i primi passi nel giornalismo collaborando con il quotidiano Gazzetta del Popolo per fondare, successivamente, l’emittente Tele Ovada.
Bruno Mattana lascia la moglie Angela e il figlio Fabrizio, che ha seguito le sue orme a Telecity ed è stato collaboratore del Secolo XIX. Il rosario in sua memoria sarà recitato domani, lunedì 1° gennaio, alle ore 20, nella chiesa parrocchiale di Belforte Monferrato dove, martedì 2 gennaio alle ore 10,30, saranno celebrati i funerali. (giornalistitalia.it)
Storico corrispondente del Secolo XIX fondò Tele Ovada e collaborò a Telecity