Tra i fondatori di Repubblica, ha raccontato mezzo secolo di storia italiana. Aveva 74 anni

Addio Beppe Lopez, Signore del giornalismo

Beppe Lopez

ROMA – Un grave lutto per il giornalismo italiano. È morto Beppe Lopez, 74 anni, cronista politico e direttore di giornali, saggista e narratore, un signor giornalista che ha attraversato e raccontato mezzo secolo di storia italiana.
Nato a Bari il 28 febbraio 1947, Giuseppe Lopez era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 8 giugno 1976.

Beppe Lopez

Ha partecipato alla fondazione del quotidiano “la Repubblica”, collaborato con le più importanti testate nazionali e diretto, tra l’altro, l’agenzia “Quotidiani Associati” e il Quotidiano di Lecce e Taranto. Negli ultimi anni animava il suo sito “Informazione e democrazia” e curava un blog sul Fatto Quotidiano. Si è occupato a lungo di analisi del mercato e di progettazione editoriale, partecipando attivamente al dibattito sull’informazione con articoli e libri.
Da giovanissimo pubblicista, da cronista politico, da direttore di giornali e di agenzia, e infine da abile narratore e saggista, ha collaborato con le più importanti testate nazionali. Ha esordito come narratore con Capatosta (Mondadori), divenuto subito un importante caso letterario, proseguendo con La scordanza (Marsilio 2008) e La Bestia! (Manni). Ha pubblicato saggi sul giornalismo e racconti storici, ottenendo uno straordinario successo editoriale in particolare con La casta dei giornali (Stampa alternativa-Eri).

Beppe Lopez

Ha pubblicato inchieste, note e commenti sulle più importanti testate italiane, fra le quali  l’Avanti!, Mondo Operaio, Il Giorno, Tempo illustrato, Affari economici, Il Mondo, ABC, Corriere dello Sport, SettimanaTv, la Repubblica, il Manifesto, l’Unità, Numero Zero, Galassia, Prima Comunicazione, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia, Liberazione, Left.
Dal 1970 al 1975 è stato capo ufficio stampa del Consiglio regionale della Puglia e dal 1973 al 1982 direttore di Cronache della Regione Puglia. Trasferitosi a Roma, ha partecipato come cronista di politica interna alla fondazione de “la Repubblica” diretta da Eugenio Scalfari (1975-79). Ha fondato e diretto il Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto (1979-1981), realizzando una formula di successo che avvierà la modernizzazione dei giornali locali.

Beppe Lopez

Negli anni Ottanta, è stato inviato ed editorialista del quotidiano Il Globo, diretto da Michele Tito (1982), per poi dedicarsi ad attività di consulenza e progettazione editoriale, con particolare attenzione al mercato regionale dell’informazione.
Tra  il 1984 e il 1985 ha partecipato, fra l’altro, come direttore editoriale alla nascita di due nuovi quotidiani in Calabria e Campania) e dal 1989 al 1997 ha diretto Quotidiani Associati, la più importante agenzia italiana di servizi giornalistici (Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia, L’Unione Sarda, Il Secolo XIX, Il Gazzettino, ecc.).
Fondatore e direttore del primo quotidiano lucano “La Nuova Basilicata” (1998-99), fra il 2002 e il 2005 ha curato per i quotidiano comunista Liberazione un osservatorio quotidiano di critica dell’informazione.

Una bella inchiesta di Beppe Lopez con Piero Vigorelli nel 1972 sul Tempo Illustrato

Ha fondato e diretto riviste specializzate. Si è occupato di televisione, di editoria libraria, di uffici stampa di istituzioni ed enti pubblici, di elaborazione politica, di politica culturale e del tempo libero, di musica popolare.
Ha diretto l’emittente televisiva Telebari, condiviso la direzione redazionale di Lettera ai Compagni, il mensile della Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane fondato da Ferruccio Parri, con Aldo Aniasi, Gaetano Arfé, Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone, Bruno Vasari, Leo Valiani e Aldo Visalberghi.
Beppe Lopez lascia la moglie Maria José Esposito e il figlio Gianluigi, di 9 anni, con i quali viveva a Montelibretti in provincia di Roma. (giornalistitalia.it)

4 commenti

  1. Sabina Giovenale

    Una persona speciale e una perdita enorme, anche personale, perché da tre anni mi dava modo di esprimermi sul suo infodem. Avrei voluto incontrarlo di persona, ma purtroppo non ho fatto in tempo. Grazie di tutto Beppe.

  2. Toti Carpentieri

    Ciao Beppe, mio primo direttore al Quotidiano. Come eravamo giovani. Tanti ricordi. Un abbraccio alla famiglia.

  3. Antonio Del Giudice

    Beppe è stato un pioniere moderno, ha inventato giornali locali al passo con i tempi. Sempre di corsa, nelle numerose prove che ha affrontato, sempre con l’ottimismo caparbio e determinato di uomo del sud migliore. Che riposi in pace.

  4. Fabio Guardabassi

    Abbiamo collaborato professionalmente per più di 10 anni. Ci divideva una generazione ma non me ne sono mai accorto. Uomo di grande spessore, etica e idee. Amava la vita, il suo lavoro, il suo folle castello di provincia e soprattutto la sua famiglia. Lascia un grande vuoto, in quest’era sempre più povera di intelletto.

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