PORTO VENERE (La Spezia) – Lutto nel mondo del giornalismo. È morto Arrigo Petacco, giornalista, saggista e storico. Aveva 89 anni e viveva a Porto Venere, nello spezzino, dove si è spento oggi.
Nato il 7 agosto 1929 a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, aveva mosso i primi passi nel giornalismo come cronista di nera del quotidiano socialista Il Lavoro di Genova diretto, all’epoca, da Sandro Pertini. Poi era approdato alla Rai e alla fine degli anni Sessanta aveva inaugurato la sua opera di divulgazione con il libro L’anarchico che venne dall’America (Mondadori, 1969): una biografia di Gaetano Bresci, l’attentatore che aveva ucciso il re Umberto I a Monza nel 1900. Prolifico scrittore storico, ha sceneggiato vari film e realizzato numerosi programmi televisivi, in particolare con la Rai. Nella sua attività giornalistica ha intervistato alcuni tra i protagonisti della seconda guerra mondiale.
Nel 1983 ha vinto il Premio Saint Vincent per il giornalismo grazie alle sue inchieste televisive e nel 2006 il Premio Capo d’Orlando per il giornalismo. Nel biennio 1986-87, succedendo a Tino Neirotti, ha diretto il quotidiano fiorentino La Nazione. Ha diretto anche La Storia illustrata.
Dal suo romanzo biografico dedicato all’ufficiale della polizia Usa Joe Petrosino, che combatté contro la mafia, è stato tratto nel 1972 lo sceneggiato televisivo intitolato appunto Joe Petrosino, mentre nel 1977 Pasquale Squitieri girò Il prefetto di ferro, tratto dall’omonimo romanzo di Petacco.
Nella sua sterminata bibliografia, molti i titoli su Mussolini e il fascismo: da Dear Benito, Caro Winston a L’Archivio segreto di Mussolini. L’ultima opera, scritta insieme al giornalista de l’Unità, Marco Ferrari, risale allo scorso anno ed era incentrata sulla sconfitta di Caporetto a un secolo dai fatti.
Arrigo Petacco lascia le figlie Carlotta, consulente editoriale, e Monica, caporedattore del Tg2.