ROMA – Si è spenta oggi, a soli 54 anni, la giornalista Lea Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, stimata docente di Storia dell’Arte, nelle accademie di Napoli, Macerata, L’Aquila e Roma, e critico dell’arte dei quotidiani La Stampa prima e la Repubblica.
Nata a Palermo il 29 luglio 1963, era giornalista pubblicista iscritta all’Ordine di Sicilia dal 5 febbraio 2004. Da tempo era malata, ma fino all’ultimo ha voluto onorare il suo lavoro e la sua passione per la storia e la critica dell’arte. Domenica scorsa, infatti, la Repubblica ha pubblicato il suo ultimo articolo sulla mostra di costumi, disegni e bozzetti realizzati da grandi artisti per il teatro dell’Opera di Roma.
«Il suo sguardo a tutto tondo sull’arte, però, si soffermava con particolare attenzione – ricorda la collega Piera Matteucci su la Repubblica – sull’universo femminile. Era stata curatrice, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dell’esposizione “Le donne che hanno fatto l’Italia” al Vittoriano, nella quale avevano trovato spazio i premi Nobel Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini, ma anche Luisa Spagnoli che inventò il bacio Perugina, Ernestina Paper, prima laureata in medicina dell’Italia unita, e Alfonsina Strada, che nel 1926 corse con gli uomini il Giro d’Italia».
«A chi le chiedeva – ricorda ancora la collega Matteucci – quale fosse l’insegnamento tratto dal mondo del giornalismo e quali fossero i legami con l’attività di critico d’arte, rispondeva che tra i due ‘mestieri’ non ci sono poi differenze così profonde, ma insisteva nel dire che chi scrive dovrebbe essere in grado di fare entrambi. “Io devo molto ai giornali. Mi hanno insegnato la chiarezza, perché se devi ‘tradurre’ una cosa per un lettore che non ha la tua formazione, questa deve essere chiarissima innanzitutto a te. Poi la stessa chiarezza io mi sforzo di portarla nei testi critici, perché io voglio essere capita. Quando uno non è chiaro è perché non ha chiaro che cosa vuole dire”, aveva detto in un’intervista rilasciata alcuni anni fa al sito ‘Giornale dell’arte’».
Lea Matteralla lascia il compagno Giangiotto Borrelli, storico dell‘arte come lei, e la figlia Ottavia. I funerali saranno celebrati mercoledì 3 gennaio, alle ore 12, nella Chiesa degli Artisti di Roma. (giornalistitalia.it)
Nipote del Presidente della Repubblica, ha scritto per La Stampa e la Repubblica