ROMA – È morto, all’età di 83 anni, il giornalista Alberto Mucci, primo direttore de Il Sole 24 Ore, che ha guidato dal 1969 al 1978. Sua l’idea di trasformarlo da organo ufficiale di Confindustria al più importante quotidiano economico italiano.
Nato ad Abbazia (Fiume) il 4 settembre 1932, laureato in Economia e Commercio all’Università di Roma, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1° settembre 1955.
Dopo una breve permanenza al quotidiano “Il Globo” nel 1955-56 e successivamente all’Ufficio Stampa della Confindustria, ha assunto nel 1960 l’incarico di redattore capo del “Sole” a Milano.
Nel 1968, con l’unificazione del “Sole” con il “24 Ore”, è diventato vice direttore di questo giornale e l’anno dopo direttore. Carica che ha tenuto fino al maggio 1979, e cioè per 10 anni.
Nel 1979 ha assunto l’incarico alla Rizzoli-Corriere della Sera di responsabile dell’informazione economica quotidiani del Gruppo e di capo dei servizi economici del “Corriere della Sera”, primo inserto economico di un giornale d’iinformazione a diffusione nazionale. Dopo un anno vice direttore del “Corriere della Sera”.
Ha lasciato questo incarico nel novembre 1981, mantenendo con il giornale un rapporto di collaborazione, per dirigere l’Ufficio Studi e Relazioni Esterne della Bnl. Successivamente è stato consulente della Bnl, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, collaboratore di vari periodici economici e direttore del Giornale della Banca e della Finanza e del mensile Assicurazioni. È stato co-fondatore del Club dell’Economia.
Ha vinto vari premi giornalistici, dal Saint Vincent per il giornalismo economico al “Premiolino”, al premio “Aipe” per il giornalismo nel 1991.
Ha trasformato l’organo di Confindustria nel più importante quotidiano economico