Morto a Varese all’età di 84 anni ha lavorato anche a L’Ordine Nuovo di Gianni Rodari

Addio al giornalista Sergio Banali, una vita a l’Unità

Sergio (Giorgio) Banali

Sergio (Giorgio) Banali

VARESE – Lutto nel mondo del giornalismo lombardo. Dopo una lunga malattia, oggi pomeriggio a Varese, si è spento Sergio Banali (all’anagrafe Giorgio). Aveva 84 anni.
Nato a Goito il 20 ottobre 1930, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 21 dicembre 1962. Aveva cominciato la sua attività alla fine degli anni Cinquanta come corrispondente del quotidiano l’Unità e, negli anni Sessanta, redattore del settimanale della Federazione comunista L’Ordine Nuovo diretto da Gianni Rodari,  di cui diventerà direttore.
Per trent’anni, dal 1961 al 1991 ha lavorato nella redazione di Milano de l’Unità ricoprendo anche l’incarico di capo redattore.
Dopo la pensione ha collaborato al settimanale satirico “Cuore” diretto da Michele Serra ed al periodico dell’associazione nazionale dei deportati nei campi di sterminio nazisti “Triangolo Rosso”.
Ha scritto, tra l’altro, il libro “Avanti Popolo. Le lotte e le speranze dei lauradur in un romanzo padano” (Edizioni Arterigere, Varese 2006). Il 29 marzo 2012 a Milano è stato insignito della medaglia d’oro per i 50 anni di iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Sergio Banali sarà cremato martedì e, per sua espressa volontà, non sarà celebrata alcuna cerimonia pubblica.

Un commento

  1. Adolfo Scalpelli

    Caro Sergio, non ti dirò quali e quanti ricordi sono affiorati in me, di noi stessi e del nostro lavoro. Gli stessi che a parti invertite sarebbero stati i tuoi. Qualcuno ha scritto libri sui nostri tempi. Noi quei tempi li abbiamo vissuti insieme. All’Unità. Lavorando e discutendo. Sergio, l’ultimo saluto, sincero e affettuoso.

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