BIELLA – Lutto nel mondo del giornalismo. Il biellese piange Enzo Cimma che tutti i colleghi conoscevano per come si firmava: “Cimen”. Aveva 88 anni e, da tempo, stava combattendo contro una brutta malattia ma, alla fine, nonostante cure sempre più estenuanti, ha dovuto arrendersi.
La sua è stata una vita interamente dedicata al giornale “Eco di Biella” – uno dei due bisettimanali della provincia – per il quale ha raccontato le valli di Mosso e della Valsessera che considerava la sua seconda casa. Era un corrispondente scrupoloso e attento ai dettagli.
Quando capitava qualche cosa era il primo ad arrivare e non c’era differenza fra un episodio di cronaca nera o una manifestazione di una delle varie pro loco.
Scriveva e fotografava. Un suo tratto identificativo stava nel taccuino in mano e nella macchina fotografica sulla spalla. I suoi articoli hanno dato voce al territorio con la sua storia, i suoi personaggi, le sue tradizioni e poi ancora le vicende di cronaca quotidiana della valle.
Si considerava un cronista di vecchio stampo, correva dietro alle notizie, andava sul posto perché – per lui – occorreva testimoniare personalmente ciò di cui si parlava. Prendeva appunti, ascoltava la gente perché – non si sa mai – da ogni dettaglio, poteva nascere un articolo.
Certo, parlare di queste, oggi – con i telefoni cellulari, i registratori digitali e i social che tutto sanno – sembra preistoria. Eppure “Cimen”, con strumenti apparentemente vecchi, ha onorato la professione. Per lui il giornalismo era una sorta di missione.
Era un personaggio conosciuto da tutti per la sua cordialità, sempre con la battuta pronta ma, quando serviva, era anche duro. Una volta andato in pensione, per usare un termine calcistico, ha appeso “il taccuino e la penna al muro”. Ma non è rimasto inoperoso. Si era impegnato per la pace come ideatore e promotore del progetto “Pinocchio nel Mondo” con l’obiettivo di portare concordia tra i popoli della terra. Questa iniziativa è nata nel 2021 accompagnata da un messaggio forte di valori umani, di fratellanza e di solidarietà. Il progetto ha riscosso un successo costantemente in crescita e, anno dopo anno, ha coinvolto altri Municipi e città piemontesi. Poi ha associato città del Veneto e della Toscana e paesi stranieri quali: Montecarlo, Marocco, Finlandia. Romania, Bosnia e Cina. Lascia quattro figli (Rina, Eligio, Sonia, Anna e Isabella) e quattro nipoti (Gianluca, Michel, Tommaso e Benedetta). I funerali si sono svolti oggi nella chiesta parrocchiale di Valle San Nicolao. (giornalistitalia.it)
Riccardo Del Boca