ROMA – Dopo una breve malattia è venuto a mancare la scorsa notte Dino Sanzò. Nato a Sepino, in Provincia di Campobasso, il 1° gennaio 1933, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1 luglio 1964.
Giunto a Roma con la famiglia nel primo dopoguerra, dopo il liceo aveva iniziato una lunga gavetta, prima come correttore di bozze al quotidiano Il Messaggero, quindi collaborando a quotidiani e riviste, occupandosi prevalentemente di cronaca e attualità.
Divenuto professionista nel 1964, aveva svolto la prima parte della carriera nel settimanale di politica e costume “Lo Specchio” – testata che, grazie alle firme del barone Enrico de Boccard e Giacomo Alexis, contribuì a far nascere il mito della “Dolce vita” – fino a ricoprire la carica di capo redattore, passando per gli incarichi di inviato e notista politico.
Con la chiusura del settimanale, nel 1975, si era convertito alla televisione, creando dal nulla e dirigendo la redazione ed il TG di Tele Roma Europa, una delle prime tv romane nell’allora nascente panorama dell’emittenza privata.
Entrato quindi in Rai, al Tg3, nel servizio pubblico aveva condotto l’ultima parte della carriera, venendo nominato nei primi anni Novanta direttore del settimanale Radiocorriere TV, sul quale aveva scelto di portare in primo piano l’attualità, la politica nazionale e internazionale. (ansa)
Ha lavorato a Lo Specchio, Tele Roma Europa e Tg3 e diretto il Radiocorriere TV