BOJANO (Campobasso) – Si è spento, all’età di 92 anni, Benedetto D’Angelo, decano dei giornalisti molisani. Nato a Roccamandolfi (Isernia) il 25 aprile 1931, ha trascorso la sua vita a Bojano (Campobasso) dove viveva con la moglie Michelina Conte, docente di lettere e tra le fondatrici della Fidapa che ha diffuso rievocazioni storiche come il “Ver Sacrum”.
Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine del Molise dal 30 settembre 1971, Benedetto D’Angelo negli anni ’70 è stato corrispondente del quotidiano “Il Tempo” scrivendo, per molti anni, nella pagina molisana del giornale, a quei tempi, più diffuso nel Molise. La sua attività principale era nella scuola, il mondo che, al pari del giornalismo, ha amato tantissimo e nel quale ha registrato una brillante carriera. Aveva iniziato come maestro elementare per poi diventare direttore didattico, quindi ispettore scolastico.
Numerosi i partecipanti alle esequie, presiedute da don Angelo Del Vescovo insieme al diacono Mimmo Attanasio, che si sono tenute nell’antica Cattedrale di Bojano. Accanto al figlio Nicola, Procuratore della Repubblica di Campobasso, ai parenti e agli amici, si sono stretti rappresentanti delle Forze dell’Ordine, tra cui il generale di Brigata dei Carabinieri Maria Giuseppe Crisà, responsabile della sezione Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Campobasso; il colonnello Francalberto Di Rubbo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso; il capitano Edgard Pica, comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, il maresciallo Luana Malerba, comandante della Stazione Carabinieri di Bojano.
L’arciprete don Rocco Di Filippo, parroco della Cattedrale, con una lettera ha ricordato la figura di Benedetto D’Angelo, suo direttore didattico a Macchiagodena (Isernia), quando era studente, ricordando «il suo impegno attento e premuroso nei vari settori educativi, con la sua autorevole parola. Doti che non moriranno mai perché doni del Signore».
L’Ordine dei Giornalisti del Molise, presieduto da Vincenzo Cimino, nell’esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia di Benedetto D’Angelo ed al Procuratore della Repubblica, ha sottolineato che «Benedetto ci ha sempre tenuto ad essere in regola con il suo Ordine, sotto tutti i punti di vista. Si è sempre sentito un giornalista puro, mostrando un forte senso di appartenenza, difensore e strenuo sostenitore della nostra autonomia, lo ringraziamo per l’apporto alla categoria ed all’Ordine stesso».
Benedetto D’Angelo con la sua scomparsa lascia un vuoto immenso nelle persone che l’hanno conosciuto, in chi ne ha seguito il percorso, nel cuore della devota moglie Michelina. I suoi valori li ha tramandati non solo attraverso il mondo della scuola, ma anche a suo figlio Nicola, magistrato molisano a cui non solo le Forze dell’Ordine sono legate per le operazioni portate avanti in modo congiunto, ma anche per la passione di difendere instancabilmente la sua terra. (giornalistitalia.it)
Rita Carla Codispoti