MILANO – Il giornalista Andrea Leone è morto oggi a Milano. Aveva 75 anni ed è stato presidente della Casagit, la Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani. Da circa tre settimane era ricoverato in ospedale.
Nato a Pescara l’11 agosto 1946, ha sempre vissuto a Milano ed era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 24 marzo 1977. Praticante al mensile economico Successo, ha lavorato a La Stampa, Capital e nella sede di Milano dell’agenzia di stampa Ansa fino al 1986, quando è stato assunto come caposervizio al quotidiano Italia Oggi. Approdato in Mondadori, ha lavorato a Espansione e Auto Oggi.
A lungo impegnato negli istituti di categoria dei giornalisti, è stato componente del Comitato di redazione della Mondadori dal 1996 al 2001, vice presidente della Casagit dal 1997 al 2001 e presidente per due mandati, dal 2001 al 2009, era presidente onorario di Casagit Salute. In pensione dal 2009, è stato delegato all’Assemblea della Casagit, consigliere generale dell’Inpgi in rappresentanza della Casagit e dal 2011 consigliere della Federazione Nazionale Stampa Italiana.
È stato il secondo marito della storica leader della Cgil, Susanna Camusso, con la quale ha avuto la figlia Alice. Lascia anche il figlio Andrea, adottato sposando negli anni ’80 la giornalista Paola Maghini, della quale era rimasto vedovo poco dopo il matrimonio. Per quindici anni è stato il compagno della giornalista Maxia Zandonai.
Esprimendo il proprio cordoglio, il presidente della Casagit, Gianfranco Giuliani, ricorda che «Andrea è rimasto legato a Casagit fino all’ultimo svolgendo un ruolo di garanzia come coordinatore della Commissione elettorale e seguendo passo a passo con attenzione e discrezione le complesse fasi di trasformazione in società di mutuo soccorso».
Franco Siddi, presidente di Confindustria Rtv e storico segretario generale della Fnsi, esprime, infine, «profondo cordoglio per la scomparsa di Andrea Leone, leale dirigente giornalisti nella chiarezza della sua appartenenza. Rispettoso del pluralismo. Indimenticato compagno di un cammino che fu. Le mie sentite condoglianze ai familiari, alla Casagit». (giornalistitalia.it)
Addio caro amico di gioventù. Facevi e fai parte della mia storia. Condoglianze alla famiglia.