ROMA – È morto a Roma, all’età di 82 anni, il giornalista Alessandro Cardulli. È stato cronista dei quotidiani l’Unità e Paese Sera e vicesegretario Fnsi, per poi dedicarsi completamente alla Cgil.
Nato a Pisa il 30 agosto 1938, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1 aprile 1970 ed era in pensione dal 1 maggio 1994.
Profondo cordoglio viene espresso dalla Cgil che lo ricorda così: «Alessandro Cardulli, una vita nelle file della militanza della confederazione a fianco dei lavoratori e dei pensionati».
«Cardulli – afferma la Cgil – è stato un uomo di grande passione politica spesa come giornalista attento e partecipe delle battaglie della Fnsi di cui fu anche vice segretario nazionale, ma sempre sensibile alle vicende dell’intero mondo del lavoro. Una propensione che lo portò a dirigere l’Ufficio Stampa nazionale della Cgil nella fase calda delle grandi lotte e conquiste sindacali degli anni ’70, durante la Segreteria generale di Luciano Lama.
Alessandro Cardulli ha diretto anche importanti strutture della Cgil, al fianco dei lavoratori della Federazione Italiana Lavoratori dell’Informazione e dello Spettacolo prima e poi ancora dei pensionati dello Spi, di cui è stato segretario nazionale.
«La libertà di opinione, la difesa della libertà di stampa e l’impegno verso tutto il lavoro dipendente, contro ogni forma di sfruttamento e di precarietà della sua condizione, sono sempre stati – sottolinea la Cgil – la sfida da vincere di ogni sua fatica. Ultima, la direzione del quotidiano online Jobs News con cui ha dato voce al protagonismo delle lavoratrici, dei lavoratori e pensionati, e fatto uscire dal cono d’ombra il lavoro disperso e silenzioso dei troppi giovani e meno giovani, donne e uomini, senza diritti». (giornalistitalia.it)