Al giornalista senese “si devono alcune delle pagine più belle del servizio pubblico”

Addio ad Emilio Ravel, fondò il Tg1

Emilio Ravel

Emilio Ravel

ROMA – «Con la scomparsa di Emilio Ravel la televisione perde uno dei suoi pionieri». Così la Rai comunica la notizia della morte, all’età di 86 anni, del giornalista toscano – da buon senese era innamorato del Palio, che raccontò a lungo sulla Rai – che ha firmato programmi che hanno fatto la storia della tv italiana.
«A lui – sottolineano, infatti, da viale Mazzini – si devono alcune delle pagine più belle e innovative del Servizio pubblico. Da “Odeon”, nel neonato Tg2, a “Uno Mattina”, da “Replay” a “Pronto Raffaella” è sempre riuscito ad intercettare con garbo i gusti del pubblico, coniugando informazione, intrattenimento e qualità».
Di Ravel la Rai vuole ricordare anche «la sua formazione giornalistica, che lo ha visto tra i fondatori del Telegiornale, poi Tg1, caporedattore del rotocalco Tv7 e per tanti anni indimenticato e appassionato cronista del Palio di Siena, la sua città».
I funerali di Emilio Ravel si terranno oggi, 14 febbraio, nel piccolo centro di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, dove si era ritirato da tempo.

CHI ERA EMILIO RAVEL, ANZI…RAVEGGI

Entrato in Rai nel 1953, Ravel (in realtà uno pseudonimo per Raveggi) è stato tra i fondatori della testata giornalistica, inviato e poi, a lungo, capo redattore di Tv7, capo della redazione cultura e spettacoli del Tg2 all’epoca di Andrea Barbato.
Negli anni ’70, comincia la lunga e feconda collaborazione con Brando Giordani, con il quale firmerà tanti programmi, da “Colosseum” a “Pronto Raffaella?” e nel ’76 “Odeon”, storica rubrica di spettacoli del Tg2. Negli anni ’80 e ’90 ha collaborato a Gulliver, Replay, “UnoMattina” e “Bella Italia”.
Senese, della contrada della Selva dov’era nato il 2 febbraio del 1933, Ravel è stato per anni anche il telecronista ufficiale della Rai per il Palio. Ha collaborato ai canali tematici satellitari di RaiSat realizzando molte rubriche (come la serie Album, dedicata a personaggi famosi) prima di passare a Sky TG24 (“Doppio espresso”, con Brando Giordani).
Nella sua lunga carriera, Emilio Ravel è stato autore di inchieste giornalistiche, testi di narrativa e divulgazione storica, da “Esploriamo l’autostrada” (1963) a “Il diavolo a Firenze” (1987) e, con Idalberto Fei, “Cavalli che correte in piazza quando è estate: gli animali delle contrade del Palio di Siena. Racconti fantastici e storia vera” (2007).
Sempre con Giordani ha firmato anche la regia e la sceneggiatura del film “SuperTotò” (1980). (giornalistitalia.it)

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