ROMA – Il mondo della stampa cattolica è in lutto per la scomparsa, a 90 anni, nella sua casa di Casalpalocco (Roma), di Angelo Paoluzi, “uno degli ultimi maestri del giornalismo”, scrive l’Avvenire, di cui Paoluzi fu direttore.
Nato a Roma il 16 ottobre 1928, la passione per il giornalismo la coltivò sin da giornalismo, Angelo Paoluzi, che, nella seconda metà degli anni ’50, fu direttore responsabile del mensile “Prospettive Meridionali”.
Poi il debutto sul giornale della Cei: la sua firma apparve sin dal primo numero di Avvenire del 4 dicembre 1968. Poco più avanti ne diventerà vicedirettore e, quando Angelo Narducci – il primo direttore di “Avvenire” chiamato da Palo VI – verrà eletto al Parlamento Europeo, ne assumerà la direzione fino al 6 gennaio del 1981.
Dal 1974, intanto, aveva iniziato a collaborare con l’Osservatore Romano e dal 1984 al 1986 è stato responsabile delle pagine culturali del quotidiano e del settimanale “L’Osservatore della Domenica”.
Impegnato anche nellUcsi, l’Unione Stampa Cattolica, di cui fu vicepresidente, dal 1986 al 1998 fu, quindi, capo della redazione di “Popoli e Missione”, il mensile missionario di Propaganda Fidae, proseguendo, nel contempo, le collaborazioni con Radio Vaticana, “La Discussione” (era il responsabile dell’inserto culturale), lo stesso “Avvenire”, “L’Eco di San Gabriele”, “Il Segno”, “Europa”.
Era, inoltre, docente e coordinatore della Scuola di giornalismo alla Lumsa di Roma. Tanti i libri che lascia, dalla saggistica alla poesia. Tra questi “Voci di Carta. Dall’universo della stampa cattolica” (Libreria Editrice Vaticana, 2012).
Angelo Paoluzi – sottolinea la Stampa vaticana su Vatican News – ha vissuto il mestiere di giornalista con un profondo spirito cristiano, unendo una vastissima attività alla preghiera quotidiana. “Ora per i cattolici – scriveva nel lontano 1981 – corrono tempi non felici nel campo delle comunicazioni sociali; si rattrappiscono gli spazi (…) Ma proprio in una situazione del genere si è chiamati a reagire, a prendere coscienza del terreno sul quale muoversi, a lanciare la sfida del valore uomo-persona contro l’immagine, sempre più diffusa, dell’individuo mercificato”. E concludeva: “Anche per un cristiano, quindi, si presenta oggi, in tutti i campi, l’interrogativo ‘che fare?’. Non saranno certo sufficienti gli strumenti puramente umani; la sola cosa veramente indispensabile è l’aiuto del Signore. Nel suo ascolto tutto sarà possibile, persino cristianizzare i media”.
I funerali di Angelo Paoluzi si svolgeranno oggi, giovedì 19 settembre, alle 14.30 a Casalpalocco, nella parrocchia di San Timoteo. (giornalistitalia.it)
Fu direttore dell‘Avvenire, vicepresidente dell’Ucsi e docente di giornalismo alla Lumsa