ROMA – Addio ad Alberto Statera, firma de la Repubblica e l’Espresso. Il giornalista è scomparso oggi a Roma all’età di 69 anni.
Dopo l’esordio nel mondo del giornalismo, appena ventenne, all’Agenzia Italia, nei primi anni Settanta si forma alla scuola delle firme del settimanale: con il direttore di allora, Livio Zanetti, diventa caporedattore centrale per poi iniziare la stagione della direzione delle testate locali del gruppo, tra cui La Nuova Sardegna, La Nuova Venezia e Il Piccolo di Trieste.
Statera diresse anche il settimanale Epoca, ma quando la Mondadori finì nell’orbita della Fininvest tornò a Repubblica per poi passare alla Stampa da editorialista prima con direttore Paolo Mieli e poi con Ezio Mauro.
Nel 1995 tornò nel gruppo Espresso nel Veneto e poi nel Friuli-Venezia Giulia e infine a Repubblica. Che oggi, nel dare la notizia della sua scomparsa, ricorda che “la sua prima cifra era la libertà, una libertà quasi sfacciata”.
Statera ha anche vinto numerosi premi giornalistici e letterari, tra cui il Premiolino, il Premio Anghiari, il Premio Lingotto per l’Economia, il Premio Reggio Calabria e il Premio Forte dei Marmi per la satira politica.
Storica firma della Repubblica e l’Espresso, si è spento oggi a Roma a 69 anni