LONDRA (Gran Bretagna) – È morto a 86 anni sir David Barclay, comproprietario con il gemello Frederick del Daily Telegraph, giornale filo Tory che per anni ha ospitato i corsivi dell’attuale premier Boris Johnson contribuendo a farne le fortune.
La notizia è stata anticipata dal suo stesso giornale, secondo il quale Barclay, uomo schivo, ma fra i miliardari britannici più influenti, è deceduto in seguito a una breve, imprecisata malattia.
Johnson si è affrettato a manifestare il suo cordoglio in un messaggio in cui ha espresso “rispetto e ammirazione” per lo scomparso, attribuendogli il merito d’aver a suo tempo “salvato” dalla crisi la storica testata londinese, di aver “creato migliaia di posti di lavoro nel Regno Unito” e – in riferimento alla comune battaglia pro Brexit – d’aver “creduto appassionatamente nell’indipendenza e nelle potenzialità di questo Paese”.
Titolari di un patrimonio stimato dal Sunday Times nel 2020 in 7 miliardi di sterline e a capo di un impero che spazia – oltre all’editoria – dagli hotel alla grande distribuzione, i fratelli Barclay (entrambi sir, per aver ricevuto il cavalierato dalla regina) sono stati per anni simbolo di una riservatezza leggendaria, di un potere coltivato rigorosamente dietro le quinte.
Non sono, tuttavia, sfuggiti negli ultimi tempi alla saga scandalistica di uno scontro familiare tra i rispettivi eredi: con tanto di sospetti di spionaggio incrociato e cimici trovate in uno dei loro appartamenti privati all’Hotel Ritz di Londra, gioiello della corona delle proprietà alberghiere del casato. (ansa)