LA SPEZIA – Profondo cordoglio sta suscitando in queste ore l’improvvisa scomparsa di Pierangelo Caiti, storico collaboratore della redazione spezzina del Secolo XIX, ritrovato privo di vita nel suo appartamento di Piazza Brin nel pomeriggio di ieri. Sono stati i colleghi a dare l’allarme, preoccupati perché non lo avevano sentito per tutta la mattinata: all’ennesima chiamata senza risposta, sono arrivati sul posto i Vigili del fuoco e il 118, ma ormai per Pierangelo Caiti era troppo tardi. Secondo i primi accertamenti, Caiti sarebbe stato colpito da un attacco cardiaco fulminante nelle prime ore dell’alba.
La notizia della morte del giornalista – lui era un cronista, come amava ripetere – ha raggiunto, in pochissime ore, ogni angolo della città di La Spezia e i social network, dove sono state numerose le espressioni di cordoglio per la sua scomparsa.
73 anni compiuti a dicembre, Caiti era diventato giornalista nel 1977. “E’ stato un testimone d’eccellenza dei grandi cambiamenti in città – scrivono i colleghi dei giornali locali – degli ultimi quarant’anni ed è stato sempre molto impegnato in argomenti come la Difesa, l’Arsenale militare e il Palio del Golfo.
Non è stato solo un giornalista Pierangelo Caiti: nella sua carriera ha scritto libri, tradotti anche all’estero, quali “Artiglierie ferroviarie e treni blindati”, “Il grande libro dei revolver di tutto il mondo”, “I revolver. Storia, dati tecnici, munizioni”, solo per citarne alcuni.
Storico collaboratore del Secolo XIX, trovato privo di vita a casa. Forse un infarto