Si è spento all’età di 93 anni dopo una vita passata a raccontare la sua Calabria

Addio a Peppino Parrello, giornalista d’altri tempi

Peppino Parrello

Peppino Parrello

REGGIO CALABRIA – Era un giornalista d’altri tempi Giuseppe Parrello, scomparso alla veneranda età di 93 anni nella sua Palmi, in provincia di Reggio Calabria, dove viveva in una “casa-tempio”, piena zeppa di ritagli di giornali, lettere di encomio, libri e poesie.
Nel corso del suo lungo percorso professionale aveva collaborato con varie testate tra cui Il Messaggero, Il Mattino, Il Giorno, Il Tempo, poi l’agenzia l’Ansa, Il Giornale di Calabria e, per ultimo, il Quotidiano del Sud, giornale per il quale aveva continuato a scrivere fino a pochi giorni fa.
Scriveva – con la sua Olivetti – di una Calabria impenetrabile, “Peppino” Parrello, in cui a farla da padrone non era la ’ndrangheta del business della droga, ma quella della lupara. Scriveva già nel 1940, Peppino Parrello, maestro elementare, sette figli e il resto del tempo passato a scrivere articoli per questo o quel giornale. E, addirittura, la Reuters, poi la Rai e Canale 5.
Poi un giorno incontrò Giorgio Bocca, che si trovava in Calabria e che dopo aver chiacchierato con il maestro giornalista scrisse: «Ci sono gli avvocati di mafia e i giornalisti di mafia, ne ho conosciuto uno a Palmi, di nome Giuseppe Parrello, il suo ufficio è uno stanzino tappezzato di ritagli di fotografie e di storie».
Giuseppe “Peppino” Parrello ha scritto anche libri, tracciato la geografia di tutte le ‘ndrine, delle famiglie intrecciate da legami di sangue e affari. È stato, inoltre, fondatore del “Premio Aspromonte”, insomma non ha mai smesso di impegnarsi, lavorare, scrivere. Era la sua vita.
Al figlio Sigfrido e alla famiglia tutta, “giunga il sincero cordoglio del Sindacato Giornalisti della Calabria” e del segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, che lo ricorda con affetto per averlo annoverato tra i corrispondenti de Il Giornale di Calabria con i quali si interfacciava quotidianamente. (giornalistitalia.it)

Un commento

  1. Francesco D’Agostino (vicepresidente Consiglio regionale della Calabria)

    Con la scomparsa di Peppino Parrello si spegne un’anima storica del giornalismo calabrese. I più sinceri sentimenti di cordoglio e vicinanza alla famiglia e, in particolare, al figlio Sigfrido.
    Parrello è stato uomo di assoluta caratura morale ed ha incarnato la professione del giornalista e dello scrittore con dedizione e attaccamento ai fatti. Con la sua penna ha raccontato, sempre con lucidità ed equilibrio, pagine importanti della vita calabrese, incrociando, nel tempo, importanti collaborazioni con prestigiose testate regionali e nazionali. Oltre 65 anni di carriera straordinaria, condotta tra la gente, con la passione di chi ama la sua terra. Con la sua scomparsa la comunità reggina perde un riferimento importante.

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