ROMA – Non ce l’ha fatta la dolce guerriera della tv. Nadia Toffa è morta, a soli 40 anni, sopraffatta dalla malattia con cui ha lottato con una forza e una dignità che certo non dimenticheremo. A darne notizia, la redazione de “Le Iene” sui social network.
«E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI». Inizia con queste parole il ricordo delle Iene dedicato alla collega: «Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi. D’altronde nella vita hai lottato sempre. Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi».
«Il destino, il karma, la sorte, – scrivono Le Iene – la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi».
«Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “il male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio».
«“Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”. E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore – conclude il post delle Iene – che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare ad essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima».
L’incubo di Nadia Toffa era iniziato alla fine del 2017. Un malore la costrinse ad una pausa dal lavoro. Al suo ritorno in tv, due mesi più tardi, Nadia rivelò la natura della sua malattia: «Ho avuto un cancro».
Nadia Toffa ha, quindi, pubblicato un libro dal titolo “Fiorire d’inverno” in cui ha raccontato la propria esperienza alle prese con la malattia: «Vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità». Ed è stata proprio la parola “dono” associata alla malattia a scatenare una serie di polemiche: la conduttrice è stata accusata di aver semplificato un argomento troppo delicato.
Dopo aver superato le polemiche per l’uscita del libro, Nadia Toffa ha continuato a pubblicare sui canali social gli aggiornamenti sulla sua salute, sui cicli di chemioterapia e sugli impegni in tv con “Le Iene”, stavolta nel ruolo di conduttrice. «Sono come mi vedete, sono sempre me stessa. Se sono iena in video, lo sono anche nella vita», si descriveva nella sua bio di Instagram. «Per me questo non è un lavoro, infatti da quando ho iniziato “Le Iene” non riesco a fare nient’altro».
In questi quasi due anni di lotta contro il cancro, sono stati tantissimi i personaggi dello spettacolo e della televisione che l’hanno incoraggiata e supportata nella sua battaglia. Nadia Toffa era un personaggio televisivo amatissimo dai colleghi e dal pubblico.
Chi era Nadia Toffa
Nata a Brescia nel 1979 e laureata in Lettere a Firenze, le prime apparizioni sul piccolo schermo sono arrivate all’età di 23 anni in due reti locali: prima ha debuttato su Telesanterno, in Emilia-Romagna, poi il passaggio a Retebrescia, dove ha lavorato per quattro anni.
Il grande salto a “Le Iene” è arrivato nel 2009, con numerosi servizi e inchieste su truffe farmaceutiche, smaltimento illegale di rifiuti e gioco d’azzardo. Proprio sul fenomeno dell’azzardopatia, nel 2014 ha fatto uscire il suo primo libro dal titolo “Quando il gioco si fa duro”.
Altro importante traguardo per Nadia Toffa è stata la vittoria del “Premio Luchetta”, che si è aggiudicata insieme a Marco Fubini, a giugno 2018: a valerle il premio è stato un servizio incentrato sulla prostituzione minorile nella periferia barese.
A Nadia Toffa era andato anche un altro prestigioso premio, il Premio giornalistico internazionale Ischia edizione 2015, come “Giornalista dell’anno per la Tv”. “Autrice di reportage di raro coraggio ed efficacia per le Iene: dal malcostume italiano nel mondo del lavoro ai danni delle donne, alle truffe sanitarie, fino alle pericolose inchieste sul campo sull’Isis e chi rischia la vita per combattere il terrorismo. Servizi, inchieste, reportage profondi, acuti e spesso emozionanti, realizzati con impegno, fantasia e grande onestà intellettuale”, questa la motivazione. (giornalistitalia.it)