ROMA – Dalla passione per l’urbanistica alle inchieste sulla scuola e sulla sanità: Mario Reggio, giornalista di Repubblica, morto all’età di 71 anni, ha lavorato a lungo prima alla cronaca di Roma e poi alle cronache italiane.
Nato a Rodi, viene ricordato dai colleghi come un “giornalista urticante, dall’animo indomito”, una persona con “la spina dorsale”, sottolinea il sito del quotidiano.
Dopo tante battaglie – si ricordano, su tutte, le sue inchieste sul sito archeologico del Parco della musica – era andato in pensione, ma “non aveva smesso di pensare ed arrabbiarsi”, scrive ancora Repubblica.it.
Nel suo ultimo post su Facebook, il 31 agosto, una foto di Giorgio Gaber con la citazione: “Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri”.
I funerali di Mario Reggio sono stati celebrati oggi, 3 settembre, al Tempietto Egizio del Verano. (ansa)
Giornalista di Repubblica per cui ha firmato tante inchieste, si è spento a 71 anni