Storico direttore del quotidiano di Livorno, aveva 94 anni. Morto nella casa di Roma

Addio a Luigi Bianchi, timoniere de Il Tirreno

Luigi Bianchi (Foto Il Tirreno)

ROMA – Giornalismo toscano in lutto per la scomparsa di Luigi Bianchi, storico direttore del quotidiano Il Tirreno di Livorno. Aveva 94 anni ed è morto nella sua casa di Roma, dopo aver vissuto per tanti anni a Capalbio. È stato al timone del quotidiano toscano per 10 anni, dal 1983 al 1993, contribuendo – ricorda Il Tirreno – a far crescere il giornale che sotto la sua guida conobbe una fase di espansione anche diffusionale aprendo le nuove redazioni nella Toscana centrale (Empoli, Prato, Pistoia e Montecatini).
Nato a Roma il 6 maggio 1923, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Toscana dal 1° gennaio 1957. Notista politico prima al Giorno e poi al Corriere della Sera – dove rimase venti anni – fu poi direttore di giornali locali del Gruppo Repubblica-Espresso, tra cui appunto Il Tirreno.
Lasciò il giornalismo all’inizio degli anni Novanta per tornare alla ricerca filosofica, riprendendo un percorso iniziato negli anni giovanili sotto la guida di Pantaleo Carabellese. Luigi Bianchi rimase, comunque, nel Gruppo dove venne nominato presidente del Consiglio di amministrazione dell’Editoriale Il Tirreno.
Interessato allo studio dei comportamenti umani, dopo aver cercato una risposta negli scritti di Edmund Husserl, avviò una lunga riflessione sulla teoria evoluzionistica, rileggendola in chiave filosofica. Il frutto di questa ricerca si trova nel libro “Vermi con ali di farfalla – L’evoluzione come idea filosofica” pubblicato nel 2012 da Vielli. Tra le ultime opere di Bianchi, del 2018, “La dignità globale. Un mondo dell’uomo per l’uomo” con la prefazione di Alfonso M. Iacono. (giornalistitalia.it)

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