PARIGI (Francia) – È morto a Parigi, a 68 anni, per una malattia, Luciano Bosio, grande personalità del mondo dell’informazione e studioso dei media, che in Francia aveva trovato il terreno più fertile per la sua brillante carriera.
Bosio si era, infatti, trasferito a Parigi nel 1981 come ricercatore all’Istituto Ipsos Media, di cui poi sarà direttore generale fino al 1988, prima di assumere lo stesso incarico per le Editions Fabbri, filiale francese del Gruppo Fabbri e di diventare, ancora una volta, direttore generale di Rcs France (fino al 1996), lanciando nel Paese d’oltralpe il mensile Max.
È stato anche direttore di Carat Expert e, dal 2005 nel gruppo Figaro, ha ricoperto la carica di vicepresidente di Figaro Medias e quella di direttore delle strategie, delle ricerche e della comunicazione.
Volendo mantenere saldo il filo rosso con l’Italia, Luciano Bosio collaborava con Prima Comunicazione: “I lettori di Prima – scrivono oggi i giornalisti del mensile milanese – lo hanno conosciuto a partire dagli anni Novanta attraverso le sue numerose collaborazioni e soprattutto attraverso la rubrica, ‘Lettera da Parigi’, che firmava Louis XIV e poi ‘Paris Medias’, che ha scritto ogni mese fino allo scorso luglio, analizzando quanto di più interessante succedeva in Francia con acume e competenza e non di rado anticipando sviluppi e tendenze anche grazie alla sensibilità che gli derivava da una passione politica e sociale sempre presente”.
Nel settembre 2012, raggiunta l’età della pensione, aveva deciso di mantenere con Figaro Medias solo un rapporto di consulenza e la collaborazione con Prima “dove non ha saltato un solo numero della sua rubrica anche durante i due anni della malattia”.
Già dg di Rcs France e vicepresidente di Figaro Medias, è morto a Parigi a 68 anni