TRIESTE – Una morte improvvisa tra le pareti domestiche, come spesso accade alla sua età, 88 anni, quella del giornalista Guido Botteri. Triestino doc, per un decennio direttore della rivista “Trieste”, nonché direttore della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, Botteri – papà di Giovanna, nota giornalista Rai, corrispondente da New York – è stato tra i fondatori del Teatro Stabile di prosa di Trieste (ne fu il direttore artistico).
Giornalista, uomo di teatro, ma anche scrittore, ha pubblicato numerosi volumi di ricerche storico-culturali e di studi storico-politici.
A piangerlo è un’intera città, ad iniziare dal suo primo cittadino: “Sono profondamente addolorato per la perdita di Guido Botteri, un uomo che lascia un vuoto incolmabile nella vicenda culturale della nostra città”, sono le parole di cordoglio del sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, che tiene a ricordare, riferendosi a Botteri, che “tutta la sua vita è stata dedicata alle due grandi passioni che aveva nella mente e nel cuore: la cultura, in tutti i suoi aspetti, e Trieste, la nostra città che Guido ha sempre cercato di servire e di far crescere in tutti i modi, con il giornalismo e con l’impegno politico”.
Ad esprimere un sincero cordoglio sono anche i giornalisti dell’Ufficio Stampa del Teatro Stabile, che ricordano il fondamentale ruolo avuto da Botteri in seno allo stesso: “Solo qualche giorno fa Guido Botteri era con noi alla Sala Bartoli ad applaudire Doktor Šuster, ultima produzione di quel Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia di cui è stato fra i fondatori e della cui storia è stato parte fino all’ultimo giorno, per oltre sessant’anni. Sessant’anni in cui il suo contributo ha significato molto più di quanto possano rappresentare i prestigiosi ruoli che vi ha assunto: fondatore del Teatro nel 1954, autorevole presidente, a lungo membro del Consiglio d’Amministrazione”.
Già direttore della Rai del Friuli Venezia Giulia, papà di Giovanna, aveva 88 anni