PALERMO – Lutto nel giornalismo siciliano e non solo: è morto, all’età di 94 anni, a Palermo Giuseppe Quatriglio. Peppino – per amici e colleghi – Quatriglio si è sempre occupato di cultura, firmando articoli e inchieste per il Giornale di Sicilia, dove iniziò a lavorare nel 1944. Scrisse anche per Il Messaggero, Oggi, Il Giorno, America Oggi e Nuova Antologia.
Nato a Catania nel 1922, si trasferì a Palermo quando aveva otto anni. Non fu solo un giornalista, ma scrisse anche libri importanti, tra cui “L’uomo-orologio”, edito da Sellerio, che gli valse il Premio Mondello. Amico di Leonardo Sciascia e grande uomo di cultura, nel senso più vasto e pieno del termine, Peppino Quatriglio amava la Sicilia. Non a caso, tra i ricordi più commossi per la sua scomparsa, c’è quello del sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Francesco Giambrone: «Il mio primo capo servizio quando iniziai a scrivere di critica musicale per il Giornale di Sicilia. Un uomo mite e un professionista all’antica, di quelli che rileggevano i pezzi prima di passarli. Una persona a me cara».
E alla Sicilia e alla sua storia sono dedicati i suoi libri, alcuni tradotti anche all’estero come “Mille anni in Sicilia. Dagli Arabi ai Borboni”, edito da Marsilio. E, ancora, “Urla dal silenzio” (Sellerio editore), e i saggi su Cagliostro, quello sui viaggiatori del Grand Tour, sulla storia di Palermo, su Pirandello e su Michele Amari. Tra i racconti di Quatriglio, che hanno avuto anche vari riconoscimenti, “La donna scarlatta e le ombre”, “Bavaria Klinik”, “L’uomo orologio e altre storie”.
Tra le sue passioni, infine, va ricordata anche quella per la fotografia: le sue immagini, scattate con la sua amata Canon e pubblicate a corredo dei suoi articoli, sono state ripubblicate da Alinari e nel volume “Volti del Novecento”: ottanta foto in bianco e nero che ritraggono personaggi del secolo scorso, dal 1947 al 1999.
I funerali di Peppino Quatriglio – che lascia la moglie Adele, e la figlia, la regista Costanza – si svolgeranno domani, martedì 28 marzo, alle 11, nella chiesa di San Saverio a Palermo.
Giornalista e scrittore, aveva 94 anni. Iniziò a lavorare al Giornale di Sicilia nel 1944