ROMA – Un saluto grato a Giovanni Bianchi, – scomparso oggi a 77 anni – maestro di impegno civico e morale, cristiano di profonda spiritualità e cultura, grande presidente delle Acli. Era il padre di Sara, giornalista del Sole 24Ore, componente della Commissione consultiva dell’Inpgi, deceduta poco meno di quattro anni fa, dopo una breve e inesorabile malattia, che lui volle ricordare con un saluto memorabile di fede e coraggio nella gremita chiesa di Sesto San Giovanni, dove ha sempre vissuto.
Molte le parole i gesti di Giovanni Bianchi meritevoli di ricordo e omaggio da parte di chi lo ha conosciuto e ne ha goduto il dono dell’amicizia. La sua lezione di uomo dalla mite fermezza, nel vissuto dei valori della sua fede, lascia un’impronta profonda nell’associazionismo, nel sindacalismo, nelle istituzioni parlamentari e nella sua testimonianza atttiva di politico e dirigente del Ppi e del Pd.
Attento e sensibile ai temi della libertà e del pluralismo dell’informazione, da responsabile politico del Partito popolare per queste tematiche, Giovanni Bianchi incoraggiò scelte di rinnovamento della Rai, nella stagione dell’Ulivo, che si videro soprattutto con l’avvento di nuovi progetti e nuovi protagonisti nella riorganizzazione della radiofonia e della Testata regionale del servizio pubblico, nella promozione di cultura della rappresentazione televisiva dell’avventura umana.
I suoi furono sempre interventi delicati, sul filo dei contenuti, della comprensione dell’altro e dello scambio delle idee (mai di poltrone e poltroncine), fonte di ricchezza per qualsiasi scelta concreta, nel rispetto totale delle autonomie di funzione, senza inavasiioni di campo. Per qualche suo collega politico questo era un limte. Era invece la sua forza.
Viene a mancare un fratello maggiore, un amico buono. Vive la sua lezione umana e civile. (giornalistitalia.it)
Franco Siddi
Consigliere di amministrazione Rai