Prima cronista alla Gazzetta del Sud a Messina, poi al settimanale, aveva 82 anni

Addio a Gaetano Saglimbeni, l’inviato di Gente

Gaetano Saglimbeni nel suo studio aTaormina con il premio “Città di Taormina”

Gaetano Saglimbeni nel suo studio aTaormina con il premio “Città di Taormina”

MILANO – Si è spento, all’età di 82 anni, il giornalista e scrittore Gaetano Saglimbeni. È stato colto da un malore a casa della sorella, a Milano, dove si trovava per delle cure. Per decenni cronisti della Gazzetta del Sud a Messina e poi redattore e inviato del settimanale “Gente”, a Milano, sino alla pensione, Saglimbeni, originario di Taormina – che mai abbandonò – ci lascia ben 16 libri, scritti a partire dal 1981.
Dedicata alla sua terra, la prima opera dal titolo “Taormina: la storia, i segreti, i baroni, i peccati, le follie”. Tra le sue fatiche letterarie,
vale la pena ricordare “Lady Chatterley a Taormina”, “Splendori e miserie della vecchia Hollywood”, “Dal vostro inviato”, “I grandi amori della storia, “Hollywood a Taormina”, “Taormina nel Mito” e “La figlioccia del boss”.
Gaetano Saglimbeni è stato, in realtà, molto di più di un giornalista: nella sua lunga vita si è occupato di cinema, teatro, pittura, letteratura, moda, storia e sport, oltre alla sua amata cronaca. Nella consapevolezza di essere uno “al quale la vita (o la fortuna, se vi piace pensarlo, amici lettori) ha regalato l’ambitissimo privilegio di poter fare, per mestiere, un lavoro che era ed è il sogno dei giovani di tante generazioni: quello dell’inviato di un grande giornale”, scriveva l’anno scorso sul suo blog.

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