GROSSETO – È morta la scorsa notte, a 74 anni, Fiora Bonelli, storica collaboratrice del Tirreno. «Corrispondente dall’Amiata, cronista attenta e appassionata, – scrive oggi il quotidiano toscano nel dare la notizia – voce libera, rispettata e stimata. Da pochi mesi aveva scoperto di essere malata».
Nata il 3 gennaio 1946, figlia del giornalista Alberto Bonelli e di Vanda, Fiora si era diplomata al liceo classico di Grosseto e poi si era laureata in Lettere antiche all’Università di Pisa. Giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine della Toscana dal 17 settembre 2001, ha insegnato per lunghi anni lettere al Liceo scientifico Fermi di Castel del Piano, formando intere generazioni di amiatini.
Alla morte del padre, anche lui collaboratore del Tirreno, – ricorda il quotidiano – ne ha raccolto l’eredità giornalistica, firmando ogni giorno sul Tirreno articoli di cronaca e di cultura, dando voce agli amiatini, alle loro storie, alle tradizioni della montagna, ma anche alla cronaca quotidiana.
«Per anni Fiora Bonelli – scrivono i colleghi sul Tirreno – ha dato voce ogni giorno al mondo della montagna con la professionalità di una cronista d’esperienza e mantenendo la freschezza e l’entusiasmo di chi questo lavoro lo svolge con il cuore».
Fiora Bonelli, oltre che attenta cronista, è stata una delle anime della casa editrice Effigi di Mario Papalini e da alcuni anni dirigeva la rivista “Nuovo Corriere dell’Amiata”.
La camera ardente è allestita all’obitorio dell’ospedale di Castel del Piano, mentre i funerali si svolgeranno domani, venerdì 30 ottobre, alle 14.30, nella Chiesa della Propositura a Castel del Piano (Grosseto). (giornalistitalia.it)
“Cronista attenta e appassionata”, 74 anni, da pochi mesi aveva scoperto di essere malata