ROMA – È morta ad Hong Kong, a 105 anni (compiuti il 10 ottobre 2016), una giornalista a dir poco storica: Clare Hollingworth, corrispondente del Daily Telegraph, è stata la prima cronista a documentare l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Era l’agosto del 1939 e lei, assunta da appena una settimana, nemmeno 25enne, era stata inviata dal quotidiano in Polonia — a Katowice — per raccontare le crescenti tensioni nell’Europa centrale.
Fu proprio Clare Hollingworth – nata a Leicester, in Inghilterra, nel 1911, – ad avvisare telefonicamente l’ambasciata britannica di Varsavia dell’invasione tedesca in Polonia, tenendo la cornetta fuori dalla finestra per catturare il rumore delle forze tedesche.
La giornalista, tanto minuta quanto inarrestabile e coraggiosa, riuscì a convincere il console generale britannico a prestarle l’automobile con un autista e si fece trasportare alla frontiera con la Germania, da dove raccontò l’ammassamento delle truppe tedesche, pronte all’invasione. Era l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
«Ebbe una carriera formidabile da corrispondente estera – si legge nel comunicato del Foreign Correspondent’s Club di Hong Kong che ne ha annunciato la morte –, a partire dallo scoop del secolo, quando annunciò l’inizio della Seconda guerra mondiale».
Per il Telegraph fu uno degli scoop più grossi di sempre: “1.000 carri armati ammassati sul confine polacco. Dieci divisioni pronte a un attacco rapido”, urlava la prima pagina, pochi giorni dopo l’inizio del conflitto.
Ma Clare Hollingworth raccontò con a sua penna anche i conflitti in Palestina, Algeria, Cina, Aden e Vietnam e, nel 1946, fu tra i sopravvissuti del «King David Hotel» di Gerusalemme, devastato da una bomba che uccise 91 persone. (giornalistitalia.it)