MILANO – È morto, a 93 anni, Gian Galeazzo Biazzi Vergani, tra i fondatori del Giornale insieme a Indro Montanelli. A darne notizia è lo stesso quotidiano di via Negri, di cui Biazzi Vergani fu, tra l’altro, condirettore dal 1983, quando successe ad Enzo Bettiza, fino al 1991, prima di diventare presidente della Società europea di edizioni.
L’avventura con Montanelli era cominciata il 27 febbraio 1974, quando, a Milano, venne costituita la Società Europea di Edizioni Spa, proprietaria della testata nonché società di gestione de “il Giornale nuovo”, che nacque come “società di redattori” con un Comitato di redazione composto, oltre che da Biazzi Vergani, da Enzo Bettiza, Gianfranco Piazzesi, Leopoldo Sofisti, Renzo Trionfera, Cesare Zappulli.
Il primo numero del quotidiano uscì il 25 giugno 1974: si rivolgeva alla borghesia italiana, ormai stanca delle continue aperture a sinistra del Corriere. Ma così facendo si tirava addosso le ire delle sinistra. Racconta a tal proposito Biazzi Vergani: «Piazza Cavour (la sede del Giornale nuovo) è spesso presidiata da centinaia, a volte migliaia di extraparlamentari: giorno e notte. Di poliziotti, nemmeno l’ombra. Attraversare al mattino le loro schiere per andare al lavoro, dà i brividi. Basterebbe un richiamo, un grido d’allarme e dalle loro tasche uscirebbero le chiavi inglesi. (…) Ho una sana, autentica paura».
«I suoi colleghi e amici più stretti – lo ricorda “il Giornale” – sono stati Mario Cervi, del quale apprezzava la coerenza, e Paolo Granzotto, “un Signore nei tratti e nella vita”. Di questo giornale, il suo, aveva detto: “Non è una passione, è quasi una malattia”. E così è stato. Sempre nel palazzo di Via Gaetano Negri fino a quando la salute glielo ha permesso». (adnkronos)
Insieme a Montanelli nel 1974. Del suo quotidiano diceva: “È quasi una malattia”