Il Gal Terre di Aci vuole pagarlo “a fattura” e averlo “quotidianamente” in sede

Addetto stampa “ad ore”, ma “comandato”

ACIREALE (Catania) – Ennesima, stravagante, procedura di selezione indetta dal Gal Terre di Aci per il conferimento dell’incarico di addetto stampa ad un giornalista (professionista o pubblicista) in possesso del titolo di studio di diploma di scuola media di secondo grado. Il professionista viene ricercato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia 2014/2020, in attuazione delle disposizioni della Giunta regionale e dell’Assessorato all’Agricoltura, richiamando l’art. 1 della Legge 150/2000 e la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 7 febbraio 2002.
Costituirà punteggio aggiuntivo il possesso della laurea in scienze della comunicazione o relazioni pubbliche, nonché laurea specialistica o magistrale ovvero “laurea di primo livello appartenente alla classe 5 – lettere o alla classe 14 – scienze della comunicazione ovvero L10 – lettere o classe 20 – scienze della comunicazione o equipollenti.
L’attività dell’addetto stampa – è scritto testualmente nel bando – «sarà concordata quotidianamente con il Presidente e/o il Responsabile di Piano e si tradurrà nella cura dei rapporti con i responsabili delle testate giornalistiche, agenzie di stampa nonché nella predisposizione di comunicati stampa da inviare ai primi. Egli inoltre dovrà occuparsi della conservazione della “rassegna stampa” che sarà utilizzata per la redazione dei report annuali delle attività del Gal». Quindi, trattandosi di attività quotidiana di addetto stampa, è chiaro che il contratto da applicare al giornalista debba essere di lavoro dipendente seppur a tempo determinato. Invece no. Il bando recita che “l’affidamento dell’incarico avverrà mediante stipula di contratto di diritto privato, con il quale saranno stabiliti in maniera dettagliata gli obblighi della mansione, la durata del rapporto, il compenso e quant’altro il gal riterrà opportuno precisare al fine di garantire la massima qualità e garanzia sui servizi prestati”. In particolare “saranno richieste 184 ore lavorative”, con una spesa complessiva di 4600 euro comprensive di eventuale Iva e Cpa, quindi lorde e pagate a fattura. “Fermo restando – è scritto ancora nel bando – il costo orario di € 25,00/ora, il numero di ore può essere incrementato in presenza di risorse e/o rimodulazione della spesa. Si chiarisce altresì che il costo massimo per comunicato non potrà superare € 25,00”.
Un capolavoro di chiarezza e trasparenza, insomma. A parte la singolarità del fatto che i termini contrattuali vengano definiti dopo l’assegnazione dell’incarico, non si comprende secondo quale logica si parli di 25 euro lorde l’ora e 25 euro a comunicato in presenza di un incarico quotidiano di addetto stampa che, come previsto nello stesso bando, oltre alla redazione di comunicati stampa prevede la rassegna stampa e quant’altro compete alla mansione richiesta. E senza contare che “la sede di servizio – è scritto proprio così – e di riferimento per lo svolgimento dell’incarico è presso la sede legale del Gal”, ma l’addetto stampa “potrà essere comandato – sì è scritto comandato – a svolgere la propria attività in luogo diverso”.
Le domande, nelle modalità e con gli allegati indicati nel bando, dovranno essere presentate entro le ore 12 del trentesimo giorno della pubblicazione dell’avviso (avvenuta il 31 ottobre 2019), ovvero entro sabato 30 novembre 2019, a mezzo posta elettronica certificata o per raccomandata con avviso di ricevimento. (giornalistitalia.it)

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