LONDRA (Gran Bretagna) – E’ il rapper londinese Abdel-Majed Abdel Bary, 23 anni, l’indiziato numero 1 di essere il boia di James Foley, il giornalista americano decapitato dagli jihadisti sunniti dell’Isis. Nome e foto sono stati pubblicati in prima pagina dal quotidiano inglese “The Sun”, secondo il quale la voce e l’accento dell’uomo vestito in nero, il miliziano “John”, corrispondono con quelle dell’ex dee jay. Il giovane è uno dei sei figli di un presunto terrorista egiziano che ha ottenuto asilo politico in Gran Bretagna prima di essere estradato, nel 2012, negli Stati Uniti perché ritenuto responsabile degli attentati alle ambasciate americane in Kenia e Tanzania nel 1998.
A Londra, nel quartiere di Maida Vale, Abdel-Majed Abdel Bary ha vissuto per oltre dieci anni assieme alla madre Ragaa in una lussuosa casa valutata oltre un milione di sterline. A influenzare la “vocazione” terroristica, spiega la stampa britannica, sarebbero stati gli interventi militari della Gran Bretagna in Iraq e Afghanistan spingendolo, circa un anno fa, a contattare l’entourage del predicatore radicale Anjem Choudary, che lo avrebbe convinto a sposare la causa della guerriglia islamica ed a trasferirsi in Siria.
Appena la settimana scorsa, il giovane aveva twittato una foto che lo ritraeva con una testa decapitata in mano. Un fratello di Abdel-Majed Abdel Bary, Shajul Islam, è un ex medico sospeso dalla professione perché accusato (anche se poi prosciolto per insufficienza di prove) del rapimento di un giornalista inglese. Un altro fratello, Razul Islam. Il medico ha sempre protestato la sua innocenza, sostenendo di essere andato in Siria per curare i feriti della guera civile. Suo fratello è ugualmente stato in Siria, con ogni probabilità per combattere.
A Londra, comunque, non vengono escluse altre due persone: l’hacker Abu Hussain Al Britani, 20 anni, di Birmingham, ed il “social media manager” dello Stato islamico Abu Abdullah al Britani, 20 anni, dello Stato islamico.
Il Daily Mail, citando fonti di Scotland Yard, assicura che tutti e tre i sospettati si trovano a Raqqa, in Siria. L’ipotesi è che sarebbero proprio loro i componenti del gruppo spietato dei “Beatles” che, dalle testimonianze di un ex ostaggio, sarebbe incaricato di prendere in custodia i prigionieri occidentali e trattare con gli stati di appartenenza il prezzo del riscatto. E non viene escluso Aine Davis, 30 anni, uno spacciatore di Hammersmith arruolato recentemente dai jihadisti.
The Sun pubblica la foto dell’indiziato numero 1 della decapitazione del giornalista