20 autori in gara: 5 minuti per conquistare il pubblico mentre bevono una “bionda”

A Novara giornalisti in giallo tra thriller e birra

Foto di gruppo a “Novara in bionda”

NOVARA – Novara cerca di entrare nel Guiness dei primati: mette in fila 20 scrittori di gialli ognuno dei quali, in 5 minuti, deve convincere il pubblico a comprare il suo libro.
È un’iniziativa di “Novara in bionda” che abbina il genere letterario thriller con la birra: comun denominatore, lo stesso colore. La bizzarria sta nel fatto che ogni scrittore si presenta al microfono armato di un bicchierone di mezza pinta di birra che deve bere negli intervelli del suo intervento.
Il tutto è ambientato nel Castello della città, recentemente restaurato, e l’iniziativa è merito del Circolo dei lettori e della libreria Lazzarelli.

Rosa Teruzzi

Alcuni protagonisti della serata sono autorevoli giornalisti. Annarita Briganti (presente alla rassegna con “quello che non sappiamo”) è una firma delle pagine culturali di Repubblica e di Donna Moderna. Giulio Galli (autore di “Reality e paura”) è il coordinatore editoriale della De Agostini da vent’anni.
Paolo Roversi, emiliano, collaboratore con Corriere della Sera, Quotidiano Nazionale , Diario e la rivista “GQ” ha scritto “Cartolina dalla fine del mondo” (con un sottotitolo che sembra un programma: “Come scomparire”).
Rosa Teruzzi, invece, è caporedattore della trasmissione televisiva “Quarto Grado” di Retequattro e a Novara propone un godibilissimo “Non uccidere per amore”.
Le storie proposte sono del genere “noir” ma ognuna si presenta con caratteristiche singolari.

Sunny Valerio

Marco Paracchini, novarese di nascita, regista e pubblicista, ambienta il suo racconto in Giappone. Sunny Valerio (“Il bacio del lago”) preferisce i paesaggi dell’Alto Adige. E Dario Santonico propone “Il rumore del pallone sul cemento” del suo paese d’origine che è Colleferro di Roma.
Gianni Marchetti resta proprio a Novara con “Citizen band” dell’editore Morellini. Il teatro del suo intreccio sta sotto la cupola dell’Antonelli ,anche se saltuariamente i protagonisti del giallo si spostano alla stazione di Milano e in Romagna.
Curiosa la scelta editoriale di Gianluca Mercadante, nato e residente a Vercelli, autore di una quantità di pamphlet e firma di un esilarante “Casinò hormonal” che fa il verso ad un film di James Bond e alle pellicole hard in voga negli anni Ottanta. La sua trama, infatti, ha per protagonista un attore a “luci rosse” che improvvisamente perde la sua virilità.
A cavallo fra la storia e il thriller Alberto Odone, pure vercellese, firma di un coinvolgente “La meccanica del delitto”. La trama si sviluppa a Monaco di Baviera, negli anni Venti, tra le due guerre: è un intrigo poliziesco e, contemporaneamente, una ricerca sociologica sul modo di vivere dei tedeschi in quel periodo.
Si ispira alla storia anche “Questa terra” di Luca Ottolenghi che manda i protagonisti del suo racconto a indagare su vecchie questioni di partigiani.

Paolo Roversi

Va indietro nel tempo Gabriele Dolzadelli, piemontese di Chiavenna, che dà vita a un pirata del Diciassettesimo secolo: “Jolly Roger”. La vicenda si svolge nel 1650 fra le isole dei Caraibi, che nascondono misteri e segreti.
Infine, a Novara anche Riccardo Landini e Raffaella La Villa, autori in coppia, di “Delitti al thriller caffè” e Bruno Testa con una pubblicazione a fumetti dedicata ai bambini in cui cani e volpi sono incaricati delle indagini per risolvere alcuni situazioni inspiegabili. Alcune immagini sono in 3D: per apprezzarle ci vogliono gli occhialini speciali! (giornalistitalia.it)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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