CACCURI (KR) – Con il libro “Fiumi d’oro. Come la ’ndrangheta investe i soldi della cocaina nell’economia legale”, Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, è il vincitore del Premio letterario Caccuri per la sezione Saggistica.Il libro, edito da Mondadori, Gratteri l’ha scritto a quattro mani con il giornalista Antonio Nicaso. Al secondo posto, a pari merito, altri due giornalisti: Ferruccio de Bortoli con “Poteri forti (o quasi)” (La nave di Teseo) e Tiziana Ferrario con “Orgoglio e pregiudizi” (Chiarelettere).
La VII edizione del Premio Caccuri, organizzato nell’omonimo borgo della Sila crotonese, è stata contrassegnata dal dibattito sull’attualità: dalla parità di genere ai retroscena del potere. Si chiude con la vittoria del volume del magistrato che promuove con forte convinzione la cultura della legalità e la lotta alla ’ndrangheta.
“Ho ricevuto molti premi – ha dichiarato Gratteri – ma quelli conferiti in Calabria hanno un sapore particolare. Ho deciso di rimanere in questa terra per contribuire a migliorarla, a renderla più vivibile. E non mi sono mai pentito di averlo fatto. Credo in questa terra, nelle sue potenzialità, nelle sue risorse, nella sua voglia di lottare”.
“Spesso un premio – ha aggiunto Gratteri – può riflettere questo stato d’animo, può interpretare la voglia di valorizzare il territorio, di premiare libri che hanno avuto il pregio di farsi leggere. Come direbbe Sartre, la scrittura è un atto incompleto, solo la lettura può perfezionarlo. Il premio Caccuri va oltre la Calabria, è un premio che ormai ha una valenza letteraria di livello internazionale. Fiumi d’oro è un libro che abbiamo scritto pensando alla devastante presenza della ’ndrangheta in Calabria e nel mondo. L’essere stato selezionato per un riconoscimento così importante è motivo di grande soddisfazione. Ci onora e ci incoraggia a non smettere di lottare per una terra che amiamo e che vorremmo libera da ogni condizionamento”.
Il prestigioso riconoscimento consiste in un premio in denaro, sponsorizzato da Bper (anche per gli altri due finalisti) e nella “Torre d’argento” forgiata dal maestro orafo Michele Affidato.
La serata conclusiva dell’evento, organizzato dall’Accademia dei Caccuriani, associazione di promozione culturale non profit, composta da quattrocento associati provenienti da tutta Italia e fondata da Adolfo Barone, Olimpio Talarico e Roberto De Candia, è stata condotta da Massimo Giletti e Roberta Morise. Ospiti Valter Longo con il suo “Alla tavola della longevità” (Editore Vallardi A.), intervistato da Liliana Di Donato, e Massimo Cacciari, intervistato da Maria Rosaria Gianni. In chiusura lo show satirico dell’imitatrice Gabriella Germani con una ricca galleria di imitazioni delle protagoniste della politica.