URBINO (Pesaro-Urbino) – È il giornalista del New York Times Mark Mazzetti, 42 anni, il vincitore dell’Urbino Press Award 2016, il premio che viene assegnato ogni anno ad un giornalista o editorialista americano.
L’annuncio ufficiale del Premio verrà dato dall’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, il 17 maggio nel corso di una cerimonia presso l’Ambasciata d’Italia a Washington, DC.
Come da tradizione, dopo l’annuncio di Washington, il premio sarà assegnato nel corso di una cerimonia che si terrà durante l’estate presso il Palazzo Ducale di Urbino.
“La scelta di Mark Mazzetti come vincitore del 2016 Urbino Press Award – anticipa l’ambasciatore Verricchio – è un riconoscimento al valore di imprenditorialità e di dinamismo giornalistico. La partnership dell’Ambasciata con l’Urbino Press Award è il risultato di una collaborazione significativa che guarda al futuro del giornalismo e al modo in cui la politica estera è raccontata ai lettori, e Mazzetti è stato quindi aggiunto a un elenco di importanti giornalisti americani che si sono distinti nel giornalismo investigativo”.
Mark Mazzetti dal 2006 è corrispondente da Washington del New York Times sulle questioni di sicurezza nazionale. Prima di entrare al New York Times Mazzetti ha lavorato al Los Angeles Times, è stato corrispondente dal Pentagono per US News & World Report, e corrispondente da Washington DC per The Economist. Una sua inchiesta condotta nel 2009 con altri colleghi sull’aumento della violenza in Pakistan e in Afghanistan e su come la politica degli Stati Uniti ha reagito a tale violenza gli è valsa il premio Pulitzer. Mark Mazzetti è l’autore del libro “The Way of the Knife: The CIA, Secret Army, and a War at the Ends of the Earth”, pubblicato nel 2013.
“Quando più di un decennio fa, con Giovanni Lani (giornalista del Resto del Carlino nella redazione di Pesaro, ndr), abbiamo creato l’Urbino Press Award – racconta Giacomo Guidi, stilista, fotografo e co-fondatore del Premio – abbiamo pensato, con il più alto sentimento filantropico, ad un evento culturale che potesse creare qualcosa di utile per la città e il territorio. Credo che con il nostro impegno, e contributi di varie organizzazioni, siamo stati in grado di costruire un vero e proprio ponte con gli Stati Uniti d’America. Nel corso di questi ultimi anni, i giornalisti premiati, fari di eccellenza dei più prestigiosi organi di stampa degli Stati Uniti, hanno presentato una testimonianza straordinaria, narrando i fatti di questa complicato decennio”.
L’Urbino Press Award, con il suo presidente Giovanni Lani, annovera tra i suoi precedenti fame prestigiose del giornalismo d’oltreoceano. Tra i vincitori si annoverano, infatti, Diane Rehm, Michael Weisskopf, Martha Raddatz, Thomas Friedman, David Ignatius, Helene Cooper, Sebastian Rotella, Wolf Blitzer, Maria Bartiromo, e Gwenn Ifill.
Al giornalista del New York Times il Premio destinato alla stampa d’oltreoceano