I tre giornalisti scelti dalla giuria presieduta da Sergio Zavoli. Domani la consegna

A Bonan, Dotto e De Luca il Premio Beppe Viola

Premio Beppe ViolaARCO (Trento) – Sono Alessandro Bonan (Sky Sport) per il settore televisivo, Emanuele Dotto (Radio Rai) per la radio e Francesco De Luca (Il Mattino) per la carta stampata i vincitori del Premio Beppe Viola. La 33esima edizione del Premio, legato al torneo Città di Arco di calcio per la categoria Allievi, che compie 44 anni, ha visto al lavoro la giuria presieduta da Sergio Zavoli e composta da Stefano Agresti, Italo Cucci, Riccardo Cucchi, Giuseppe d’Amato, Massimo De Luca, Ruggero Palombo, Carlo Paris e Alessandro Vocalelli.
Per la carta stampata è stata scelta invece la penna vivace e puntuale di Francesco De Luca, capo della redazione sportiva de “Il Mattino”.
 Quest’ultimo, poco meno che cinquantenne, si è segnalato per i suoi puntuali interventi sulle vicende sportive del Calcio Napoli con la passione della gente del sud filtrata attraverso il sereno distacco proprio di un giornalista di grande spessore professionale. Seguitissimo il suo punto sul campionato italiano di serie A sul “Il Mattino” nella versione on line. E’ in corsa, con Ivan Zazzeroni e Riccardo Cucchi per il premio Giuseppe Prisco, XIII edizione, nella sezione giornalisti che è dedicata a Nando Martellini.
Alessandro Bonan, 51 anni, pistoiese, comincia presto la sua avventura nel mondo della televisione. Dopo la laurea in scienze politiche a Firenze, approda a Rete 37, una tv privata fiorentina, dove conduce “La Tribuna”, un programma dedicato quasi esclusivamente alle gesta della Fiorentina.
Nel ’96 passa a Tele+, la prima pay tv italiana, dove gli viene affidato “Zona campionato”.
Nel 2003 Tele+ confluisce in Sky Italia e Bonan, nel frattempo diventato giornalista professionista, conduce “Fuori zona” e poi anche “Dieci” con il comico Dario Vergassola. Con Ilaria D’Amico, nel 2006, accompagna la splendida avventura dell’Italia ai Mondiali di Germania, mentre nel 2008 inventa “Speciale Calciomercato”, una trasmissione di successo che conduce con Gianluca Di Marzio e della quale, nell’estate del 2012, ha scritto e cantato anche la sigla (Melioni di melioni), una delle più scaricate del periodo. Bonan appare anche su Cielo, prima in compagnia di Simona Ventura, poi da solo con la trasmissione “Stop e gol”. Nel 2013 è uscito, per i tipi di Cairo Editore, il suo primo romanzo dal titolo “Anatomia di una voce”.
Emanuele Dotto, genovese di poco più di sessant’anni, comincia con la carta stampata. Negli anni ’70 troviamo la sua firma in calce alle cronache del calcio dilettanti sulla Gazzetta del Lunedì, settimo numero del Corriere Mercantile. Nel ’75 diventa praticante e nell’80 viene assunto in Rai dove, dopo pochi mesi di gavetta, gli viene affidata la sua prima radiocronaca nella famosa trasmissione “Il calcio minuto per minuto”. Si trattava di Varese-Lazio del campionato 81/82. Gli viene poi affidato anche “Sabato sport” (che conduce tuttora), ma Dotto, dimostrando una grande versatilità, si occupa poi anche di Formula 1, di tennis e quindi anche di ciclismo del quale, nel 2010, diventa la prima voce per la Rai.
E’ lui, il 4 maggio 2014, in “Tutto il calcio minuto per minuto”, ad annunciare, dopo trent’anni di carriera, il primo scudetto in diretta. Avvenne dopo Catania – Roma 4-1 che consentì ai bianconeri di laurearsi campioni d’Italia ancor prima di scendere in campo. Una telecronaca colorita nella quale utilizzò, in occasione di uno dei gol catanesi, una delle frasi cult del giornalismo sportivo radiofonico: “Clamoroso al Cibali!”.
Tra gli uomini che lo sport non lo raccontano, ma lo fanno, un riconoscimento speciale è stato assegnato a Luca Toni, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi, e attualmente leader e goleador dell’Hellas Verona.
La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà domani, martedì 17 marzo, nel Salone delle Feste del Casinò municipale di Arco.

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