ALGERI (Algeria) – Il giornalista freelance algerino Khaled Drareni, membro dell’associazione Reporter senza frontiere (Rsf) in Algeria, è stato posto sotto detenzione preventiva da parte delle autorità del paese nordafricano. Lo ha reso noto la stessa Rsf. Secondo il Comitato nazionale per il rilascio dei detenuti (Cnld), organizzazione non governativa algerina, Drareni è comparso oggi davanti al pubblico ministero del tribunale di Sidi M’hamed ad Algeri, in presenza degli avvocati difensori, “in buona salute e con il morale alto”.
Il giornalista, considerato vicino al movimento pro-democrazia “Al Hirak”, è stato arrestato dalla polizia venerdì sera, 27 marzo, con l’accusa di “incitazione agli assembramenti non armati e danneggiamento dell’integrità del territorio nazionale”. In quella stessa giornata, Reporter senza frontiere aveva denunciato “l’uso spudorato della Covid-19 (la malattia causata dal nuovo coronavirus) da parte del regime algerino per regolare i suoi conti con il giornalismo libero e indipendente”.
Oltre ad essere membro di Rsf, Drareni è fondatore del sito web “Casbah Tribune” e il corrispondente in Algeria del canale internazionale francofono “TV5 Monde”.
Nonostante la sospensione della mobilitazione dell’Hirak a causa della pandemia del nuovo coronavirus, che in Algeria ha causato finora 29 morti e 454 casi accertati, la macchina giudiziaria non si è fermata: Karim Tabbou, figura di spicco del movimento di protesta, è stato condannato la scorsa settimana in appello ad altri sei mesi di carcere.
Decine di attivisti politici e oppositori, ma anche politici di spicco del passato governo, restano dunque in carcere. Secondo quanto riferito dalla Lega algerina per la difesa dei diritti umani, una data del processo ai danni di Drareni deve ancora essere fissata. (agenzia nova)
Algeria: ha denunciato “l’uso spudorato della Covid-19 per regolare i conti con la stampa”