Schede senza Centrodestra, bollo auto illegale, scioglimento della Benemerita...

Fake news: le più smentite dalla Polizia Postale

Polizia postaleROMA – «La notizia è assolutamente falsa e priva di fondamento». Stavolta a smentire l’ennesima bufala rimbalzata (due giorni fa) via social – la chiusura degli uffici pubblici della capitale per l’emergenza maltempo – ha pensato direttamente la prefettura di Roma. Ma nelle ultime settimane sono tante le fake news finite nella rete dei controlli disposti dalla Polizia postale e ufficialmente smentite sul sito Commissariatodips.it.
L’idea era quella di «arginare, in periodo di campagna elettorale, l’operato di quanti, al solo scopo di condizionare l’opinione pubblica e orientarne le scelte, elaborano e rendono virali notizie destituite di ogni fondamento».
E tra le decine di notizie segnalate dagli utenti del web cliccando sull’apposito “pulsante rosso” ne sono finite diverse legate proprio all’appuntamento elettorale del 4 marzo.

LE SCHEDE ELETTORALI COL TRUCCO

Il 17 febbraio si rivela falsa, ad esempio, “la notizia secondo la quale le schede elettorali inviate agli italiani residenti all’estero sarebbero prive dei simboli dei partiti di centrodestra”: è il classico titolo “acchiappa clic”, spiegano gli specialisti della Postale, “privo di fondamento in quanto, come da foto riportate nella notizia stessa, le schede elettorali comprendono tutti i simboli dei movimenti politici che parteciperanno alla prossima tornata elettorale”.
Poche ore dopo, si guadagna la poco lusinghiera patente di fake la circostanza secondo la quale un italiano residente a Edimburgo e regolarmente iscritto all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) avrebbe ricevuto un plico contenente, oltre alla scheda elettorale, anche alcuni volantini di propaganda politica. È lo stesso Consolato italiano di Londra a smentire, “dissociandosi da qualsiasi iniziativa di propaganda politica”.
Falso anche il video che, via Whatsapp e simili, attacca la “casta” dei politici italiani riprendendo un parlamentare mentre timbra in maniera fraudolenta il cartellino di colleghi assenti.

L’IMMIGRATO SCROCCONE

A giudicare dal monitoraggio della Postale, gli immigrati sono tra le vittime più ricorrenti delle bufale online. A metà mese spopola in rete la notizia secondo la quale a bordo del Roma-Milano un controllore avrebbe scoperto un ragazzo extracomunitario con un biglietto valido per la corsa Interregionale (costo 4 euro) invece del biglietto previsto per il Frecciarossa (86 euro).
Una rapida verifica di Valigia Blu con Trenitalia basta a scoprire che il giovane era in possesso di un ticket corretto di tariffa standard. Altra storia molto cliccata: un uomo si presenta alla Croce Rossa di Belluno per chiedere un pacco alimentare per la propria famiglia, ma se lo vede rifiutare perchè “non in possesso di certificato per profughi”.

LA TABACCHERIA DI VENTIMIGLIA

Secca la smentita della Croce Rossa raccolta dalla Polizia. E ancora: non rispondeva al vero che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli avrebbe indetto un bando di concorso per l’apertura di una tabaccheria a Ventimiglia, con pre-requisiti che favoriscono i rifugiati rispetto ai cittadini italiani (il termine “profugo” era in realtà riferito ai cittadini italiani che risiedevano nelle ex colonie).
E nemmeno che gli immigrati di un centro di accoglienza in località “San Bernardo sul Brenta” avrebbero protestato in quanto la struttura che li ospita è troppo vicina a un canile: si tratta di una notizia falsa già in circolazione da due anni, l’immagine che l’accompagna è taroccata e, soprattutto, non esiste in Italia una cittadina con quel nome.
Sui social è diventata presto virale anche un’altra notizia, quella secondo la quale don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Pistoia), noto per il suo impegno pro accoglienza, avrebbe dichiarato di ringraziare Allah per gli immigrati e di provare amore per il presunto assassino di Pamela Mastropietro: «Il sacerdote – ricorda www.commissariatodips.it –, già in passato oggetto di attacchi personali attraverso la rete per aver organizzato una giornata in piscina con alcuni migranti da lui assistiti, ha categoricamente smentito di aver pronunciato le frasi a lui attribuite».

I BOLLI, LE BOLLETTE ILLEGALI

Un altro tradizionale terreno di caccia dei produttori di fake è l’insofferenza per tasse e tariffe. Il 5 febbraio riprende quota in rete una non-notizia già divulgata tempo fa, secondo la quale il pagamento del bollo dell’auto in Italia sarebbe illegale, in quanto violerebbe le normative europee: l’Italia, per tale motivo, sarebbe oggetto da parte dell’Ue di una sanzione annuale.
Tutto falso, garantisce la Polizia (ricordando come, tra l’altro, la tassazione sulla proprietà delle auto si paghi anche, ad esempio, in Germania, Spagna e Francia). Falso come l’avviso – che da qualche giorno spopola sugli smartphone di mezza Italia – che nelle bollette della luce del prossimo aprile i clienti in regola con i pagamenti si troveranno un importo aggiuntivo (dai 30 alle 35 euro) che andrà a coprire i mancati pagamenti degli utenti morosi. C’è anche un messaggio vocale in cui una donna riferisce di aver parlato con un operatore Enel, il quale avrebbe confermato l’aumento in bolletta.

LO SCIOGLIMENTO DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Tra le fake più improbabili sbugiardate dalla Postale anche quella dello scioglimento dell’Arma dei Carabinieri e quella dell’utilizzo, da parte di malintenzionati, di biglietti da visita imbevuti di una droga dal nome esotico Burundanga: la notizia falsa sulla Benemerita data addirittura 2010 e la votazione a cui si fa riferimento riguardava invece un progetto che prevedeva la creazione di una forza di gendarmeria europea denominata Eurogendfor.
Mentre l’allucinogeno esiste davvero, estratto da una pianta sudamericana e assunto come bevanda in alcuni riti esoterici, ma non risulta sia mai stato spacciato in quella forma. Vero, in questo caso, il nome del brigadiere delle Fiamme gialle che “firma” il messaggio, e che però è in pensione da oltre dieci anni: la Guardia di finanza per questo ha inoltrato denuncia alla Procura. (agi)

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