Riprendeva la contestazione dei centri sociali a Salvini. Solidarietà da Fnsi e Cnog

La giornalista Chiara Giannini insultata a Livorno

Chiara Giannini

Chiara Giannini

LIVORNO – «“Che ghigna di m…” e poi mi sfottono per l’abbigliamento, dopo avermi chiamata putt…”». La giornalista Chiara Giannini, collaboratrice del quotidiano Il Giornale, non riesce a comprendere per quale motivo alcuni esponenti dei centri sociali l’hanno presa di mira, insultandola, mentre era intenta a riprendere le proteste contro la presenza del leader della Lega, Matteo Salvini, a Livorno per un comizio elettorale.
Un’aggressione verbale gratuita e ingiustificata per Chiara Giannini che stava facendo semplicemente il proprio mestiere di cronista. “Che hai da guardare? Putt… Che bell’orologino e che bel cappottino che hai, dove lo hai preso, alle bancarelle? Vieni qui che ti prendo a botte”, le frasi registrate dalla giornalista davanti alla Diocesi di Livorno, in via delle Galere, e rese note dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti.
Federazione Nazionale della Stampa italiana e Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti esprimono «solidarietà e vicinanza alla collega Chiara Giannini, cronista del Giornale, pesantemente insultata da alcuni esponenti di centri sociali a Livorno mentre faceva il suo lavoro».
«Il pesante clima di intimidazione e di intolleranza nei confronti della stampa – lamentano Fnsi e Cnog – ha raggiunto livelli preoccupanti che non possono non allarmare. Chi insulta, aggredisce, minaccia i giornalisti vuole impedire loro di fare il loro dovere di informare i cittadini e di portare alla luce realtà opache. Deve però farsene una ragione: nessuna minoranza, per quanto rumorosa e violenta, potrà impedire ai giornalisti di fare il loro dovere». (giornalistitalia.it)

Gli esponenti dei centri sociali mentre insultano e riprendono la giornalista Chiara Giannini a Livorno

Gli esponenti dei centri sociali mentre insultano e riprendono la giornalista Chiara Giannini a Livorno

 

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