Odg, Stampa Subalpina e Gus Piemonte insieme al vescovo Mons. Ravinale

Asti si interroga sulle regole del buon giornalismo

Da sinistra: Ezio Ercole, Mons. Francesco Guido Ravinale, Erminio Goria ed Enrico Cocciulillo

ASTI – “Riferirsi ad un santo equivale ad identificarsi in lui”. Questo il messaggio di Monsignor Francesco Guido Ravinale, vescovo di Asti, intervenuto a conclusione dell’incontro tenutosi al polo universitario di Asti, in occasione della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
La giornata di studio, articolata sui temi dell’informazione, della comunicazione e dell’educazione, è stata organizzata, in sinergia, dall’Associazione Stampa Subalpina, dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e dal Gruppo regionale Giornalisti Uffici Stampa nel giorno in cui, non a caso, si celebrano sia la festa patronale di quanti operano nell’informazione che la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, incentrata, alla sua 52esima edizione, sul tema scelto da Papa Francesco: «La verità vi farà liberi» (Gv 8,32).
Il vice presidente dell’Odg del Piemonte, Ezio Ercole, ha illustrato la straordinaria figura del giornalista spagnolo Manuel Lozano Garrido, detto Lolo, beatificato da Benedetto XVI nel 2010 e, nei fatti, compatrono dei giornalisti e dei comunicatori dei nostri giorni.
Lolo, anche se paralizzato quasi totalmente, dettava i suoi articoli ed Ercole, dopo averne illustrato il suo toccante decalogo della professione giornalistica, ha proposto alcune riflessioni per una comunicazione che crei ponti e non muri, citando il Decalogo del buon comunicatore (di Alessandro Gisotti, edito da Elledici).
Un appuntamento, quello di Asti, ricco di spunti e approfondimenti sul “mestiere” del giornalista e sulle regole del buon giornalismo a cui hanno contribuito le esperienze riportate dai relatori, moderati da Efrem Bovo, presidente del Gus Piemonte, regole valide sia per i giornalisti che per i comunicatori. In qualunque ambito i giornalisti operino, dallo sport alla cronaca, dagli Uffici Stampa alle Pubbliche Amministrazioni, che siano pubblicisti o professionali, sono cercatori di verità al servizio della comunità affinché la “notizia” diventi vettore di coesione sociale con il pieno utilizzo delle tecnologie, siano esse tradizionali o nuove.
Relatori qualificati si sono alternati per esporre ciascuno il percorso di maturità giornalistica, tra loro, Enrico Cocciulillo (Giunta Esecutiva Fnsi), Alberto Fumi (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei), Erminio Goria (presidente Camera di Commercio di Asti e Ucid), Franco Leonetti (Top Planet), Giancarlo Bonzo (Centro Congressi Unione Industriale Torino), Stefano Tallia (presidente Associazione Stampa Subalpina), Francesco Scalfari (Consorzio Asti Studi Superiori), oltre ad Ezio Ercole, Efrem Bovo e Mons. Ravinale.
Un momento formativo all’insegna della collaborazione tra molti soggetti per affermare la necessità di una professione volta a diffondere notizie vere, favorire un confronto con le istanze culturali del presente e promuovere la comprensione tra le persone in un’epoca in cui sembrerebbe facile lasciarsi distrarre dalle fake news. (giornalistitalia.it)

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