ROMA – Il Garante per la privacy ha “per l’ennesima volta riscontrato la tendenza di numerose testate giornalistiche a diffondere informazioni e particolari – anche di natura sensibile e addirittura genetica – inerenti soggetti interessati soltanto indirettamente e marginalmente da vicende giudiziarie che hanno avuto una notevole eco nell’opinione pubblica”.
L’Autorità ritiene “assolutamente necessario richiamare tutti i mezzi di informazione al massimo rispetto del principio di essenzialità della notizia pubblicata – uno dei cardini del Codice della privacy e dello stesso Codice deontologico dei giornalisti – che comporta un’attenta, accurata e seria verifica preventiva riguardo alla reale indispensabilità della diffusione di dati personali relativi a soggetti coinvolti solo in via mediata dalle vicende di cronaca”.
“Neppure il rilevante interesse pubblico – sottolinea il Garante – legittima l’accanimento informativo intorno agli aspetti più intimi della persona tale da determinare irreparabili danni nella vita familiare e di relazione”.
Il Garante per la privacy richiama al rispetto del principio di essenzialità della notizia